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Apple vuole impedire l’installazione di app iOS su Mac al di fuori del Mac App Store

Non tutte le applicazioni per iPhone e iPad si potranno installare sui Mac. E’ quanto scoperto da chi ha appena finito di sbirciare tra le righe di codice della seconda beta di iOS 14.4 e macOS Big Sur 11.2 disponibili per gli sviluppatori da poche ore. Di fatto, Apple – spiegano – starebbe implementando un nuovo sistema che impedirà l’installazione di tutte quelle applicazioni per iPhone e iPad che non sono presenti sul Mac App Store.

Con i nuovi Mac dotati di processore ARM la società di Cupertino sta infatti aumentando la convergenza tra le varie piattaforme: come spiegato in questo articolo, i Mac con M1 sono in grado di installare ed eseguire le applicazioni scritte dagli sviluppatori per girare su iOS e iPadOS. Queste app vengono elencate sul Mac App Store con l’etichetta “progettato per iPhone/iPad”, ma al momento c’è un modo per installare anche quelle al di fuori del negozio di Apple.

Ci sono infatti applicazioni che, per funzionare correttamente, richiedono funzionalità che il Mac non ha, come ad esempio il giroscopio o lo scanner LiDAR, e per questo motivo Apple non permette di installarle passando per il Mac App Store. Tuttavia con la versione attuale del sistema operativo è possibile sfruttare uno stratagemma ed installarle tutte: basta disporre del file .IPA, ovvero il pacchetto che include il file binario per permettere di installare una specifica app su iPhone e iPad.

Fino a qualche anno fa, Apple consentiva di scaricare questi file per svariate ragioni, tra cui la possibilità di inserirli in un backup in modo da poter ripristinare i software di iPhone e iPad anche senza disporre di una connessione ad Internet, risparmiando anche tempo nell’intero processo. Questa possibilità come dicevamo è stata tolta agli utenti a partire dal 2017, quando con la nuova versione di iTunes di quell’epoca (era la 12.7) spariva il pulsante per il download delle app per iOS su Mac.

Apple vuole impedire l’installazione di app iOS al di fuori del Mac App Store

Tuttavia ancora oggi è possibile affidarsi a software di terze parti come iMazing che, grazie ai suoi sistemi, è in grado di accedere ai server dell’azienda per scaricare i file IPA delle singole applicazioni, e permettere quindi di sfruttare il sistema dell’attuale versione di macOS Big Sur per installare su Mac qualsiasi app progettata per iPhone e iPad.

Con la versione di macOS in arrivo Apple sta semplicemente chiudendo questa porta, in modo tale da consentire il download, l’installazione e l’esecuzione di app per iPhone e iPad su Mac solo attraverso il Mac App Store ed avere così il controllo totale di questa sfaccettatura dei nuovi computer con Apple Silicon. Il rischio infatti è che gli utenti possano un giorno sfruttare l’installazione dei file IPA anche per applicazioni per iPhone e iPad che non vengono affatto distribuite tramite l’App Store, con tutti i rischi che ne conseguirebbero dal punto di vista della sicurezza.

Anche se gli sviluppatori hanno notato questo cambiamento nell’ultima beta rilasciata poche ore fa, Apple nelle note di rilascio non ne parla, quindi non è ancora detto che sarà una funzione già attiva con iOS 14.4 e macOS Big Sur 11.2, anche se è molto probabile: per ora è solo in fase di test.

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