Nel 1979 Atari commercializzò l’Atari 400 e l’Atari 800, una famiglia di “home computer” a 8 bit basati sul processore MOS 6502 di MOS Technology che ebbero un discreto successo anche per per la possibilità di eseguire varie giochi. Le due macchine, vendute all’epoca rispettivamente 549$ e 999$ si fecero notare per il design modulare e un bus di I/O che permetteva l’espansione.
46 anni dopo, un hobbista è riuscito a ridurre l’hardware di queste macchine quasi a livello di un francobollo: l’ingegnere polacco Piotr “Osa” Ostapowicz ha presentato “Atarino“, quella che è probabilmente la più piccola ricreazione dei computer Atari a 8 bit; l’intero sistema – incluso processore, chip grafico, hardware per il suono e controller di memoria – è integrato in un modulo di appena 2×1,5cm, dimensioni che ricordano un francobollo.
La creazione di Ostapowicz reimplementa la classica architettura Atari XL/XE sfruttando la moderna tecnologia FPGA (field-programmable gate array). A differenza di emulatori software che simulano il vecchio hardware su moderne e differenti architetture, Atarino riproduce fedelmente i componenti Atari, permettendo nns olo di avviare software vintage ma assicurando anche la compatibilità con periferiche originali. L’idea del progetto risale a più di dieci anni fa, e la fattibilità era stata mostrata a dicembre 2023, evidenziando la possibilità di riprodurre il funzionamento del processore 6502C, la grafica dei chip NTIC and GTIA, il sound chip POKEY e i controller di memoria in un unico chip e Lattice UP5K FPGA. Nonostante le minuscole dimensioni, il sistema può funzionare a velocità di clock fino a 31 MHz, molto più veloce dei 1m79 MHz dell’hardware originale.

Atarino può eseguire software vintage, sfruttare con le periferiche originali ma lo sviluppatore ha previsto anche migliorie, quali ad esempio un core 6502 modernizzato con istruzioni aggiuntive, una architettura di memoria più efficiente, miglioramenti nell’output video tramite VGA e HDMI, modalità grafiche estese, migliorie nell’emulazione del chip audio, un design modulare per l’hardware, supporto per connettività Wi-Fi ed Ethernet e compatibilità con strumenti di sviluppo moderni quali CC65 e Visual Studio Code.
Ostapowicz ha intenzione di presentare kit completi di documentazione, invitando gli appassionati di retrocomputing a sperimentare con l’hardware.











