Cani robot che si comportano come animali da compagnia, borse hi-tech per proteggersi dalle molestie, videogiochi con supereroi in sedia a rotelle per sensibilizzare sul tema della disabilità e, ancora, intelligenze artificiali generative, interviste di androidi che interagiscono con il pubblico e concerti con i suoni dell’Universo. Dal 9 al 12 ottobre Pisa offrirà un assaggio di futuro con la 15ª edizione di Internet Festival, la manifestazione, che esplora il legame tra la nostra società e l’innovazione digitale, animerà la città toscana con oltre 100 ospiti e decine di appuntamenti ad ingresso libero, tra conferenze, installazioni e proiezioni in 13 diverse sedi.
Ampio il parterre di esperti, scienziati, sociologi e filosofi che parteciperanno alla manifestazione. Tra questi Riccardo De Gaudenzi, fino al 2023 ex capo Dipartimento Ingegneria elettrica dell’Agenzia Spaziale Europea, che interverrà in un talk dedicato alle connessioni satellitari, con particolare riferimento al sistema Starlink; Adriano Bacconi, guru della match analysis, protagonista di un appuntamento sulle nuove frontiere del calcio.
Ci sarà la sociolinguista Vera Gheno, tra le voci più autorevoli sul linguaggio dell’era social; Stefano Nazzi, autore di “Indagini”, uno dei podcast italiani più seguiti; Fumettibrutti, con il reading “Identità ed integrità – Conoscersi per riconoscersi” per una narrazione in prima persona del suo “farsi a pezzi” per ricostruire se stessa; Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente Garante per la protezione dei dati personali; Espérance Hakuzwimana che, con il suo libro “Tra i bianchi di scuola”, offre il suo punto di vista sull’evoluzione delle origini, radici e identità della popolazione studentesca italiana e molti altri. Tra i media presenti al Festival anche il content partner, Rainews.it, che racconterà l’evento dal suo salotto alle Logge dei Banchi.
Tra cani robot e hi-tech, gli appuntamenti da non perdere
Immancabile la presenza dei robot, tra questi il cane robot Robotolo, ispirato al celebre racconto di Asimov, con cui i più curiosi potranno fare amicizia, ed accarezzarlo come se fosse un vero animale da compagnia. Anche le sue reazioni ed interazioni con gli esseri umani ricalcano fedelmente il comportamento degli amici a quattro zampe. Tornerà poi Abel, il robot umanoide dalle fattezze di un ragazzino, sviluppato dal Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa e dal laboratorio FoReLab, che è stato ulteriormente affinato e aggiornato con nuove funzionalità per questa edizione. Sarà lui in Abel (R)evolution, al Teatro Sant’Andrea (9, 11 e 12 ottobre) ad intervistare le persone, ribaltando i ruoli tradizionali e creando un dialogo provocatorio tra intelligenza artificiale e umana.
A incuriosire il pubblico anche un progetto che fonde moda e hi-tech: “AfterCode” è un’innovativa borsa “intelligente” sviluppata dagli studenti del Master in “Fashion Hi-Tech” di Istituto Modartech in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. Questo accessorio, realizzato in pelle, integra un sistema di sicurezza anti-aggressione discreto e tecnologico, situate all’interno, grazie al quale è possibile inviare automaticamente la propria posizione GPS ed un messaggio di emergenza ad un contatto preconfigurato tramite app dedicate, in modo da ricevere aiuto e assistenza. Un esempio concreto di come la tecnologia e il design possano fondersi per offrire protezione personale senza compromettere l’estetica e lo stile.
Tra le novità di questa edizione “The HandYcapped“, il primo videogioco al mondo in cui i protagonisti sono personaggi in sedia a rotelle che corrono, saltano e vincono sfide come veri eroi d’azione. Sviluppato da Silvio Binca, informatico lucchese affetto da desminopatia, una malattia genetica rara di cui si conoscono appena 60 casi al mondo, il progetto nasce per cambiare la narrazione sulla disabilità. L’obiettivo è mostrare ai giovani che la carrozzina è una caratteristica come tante altre, abbattendo barriere culturali attraverso il potere del gioco. Usando una campagna GoFundMe, il progetto cerca fondi per lo sviluppo del gioco e per sostenere la ricerca scientifica sulla desminopatia, trasformando l’intrattenimento in strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale.












