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ChatGPT diventa tutor per gli studenti, con Study Mode vuole insegnare a pensare

OpenAI ha annunciato il lancio di Study Mode, una nuova funzione per ChatGPT pensata per rivoluzionare il modo in cui gli studenti usano l’intelligenza artificiale. L’obiettivo? Non più fornire risposte pronte, ma guidare verso la comprensione, passo dopo passo, con un approccio pedagogico strutturato.

È un cambio di paradigma profondo: da macchina che risponde a tutor interattivo, che stimola il ragionamento e aiuta a sviluppare un pensiero critico. Un’evoluzione che arriva in risposta diretta alle critiche, come quelle emerse in un recente studio del MIT secondo cui l’uso passivo di ChatGPT renderebbe gli utenti “più stupidi”, cioè meno capaci di pensare in modo indipendente.

Con Study Mode invece ChatGPT adotta un approccio che l’azienda definisce socratico: pone cioè domande, calibra il livello di conoscenza dell’utente e offre informazioni graduali, evitando il sovraccarico cognitivo. Si crea così una struttura “a impalcatura” (scaffold) che aiuta lo studente a costruire conoscenza in modo attivo, e non solo ad assorbirla passivamente.

ChatGPT diventa tutor, con Study Mode vuole insegnare a pensare - macitynet.it

Non solo codice, dietro anche il lavoro di insegnanti in carne ed ossa

Ma ciò che rende questa novità particolarmente significativa è il modo in cui è stata sviluppata. OpenAI infatti dice di aver collaborato con insegnanti, scienziati ed esperti di pedagogia, distinguendosi da altri approcci basati esclusivamente su tecniche di ingegneria del prompt. È un segnale forte: l’AI non vuole (almeno in questo caso) sostituire l’educazione, ma mettersi al suo servizio.

Study Mode debutta così in un contesto complesso, in cui il ruolo dell’AI nel mondo scolastico è sempre più discusso. Negli Stati Uniti per esempio l’uso scorretto dell’AI (sostanzialmente, per copiare) è diventato un fenomeno preoccupante. A differenza di chi opta per il divieto, OpenAI vorrebbe propone un’alternativa più costruttiva: rendere cioè l’AI uno strumento che rende più difficile copiare e più facile imparare.

La funzione sarà disponibile a breve per tutti gli utenti (gratuiti, Plus, Pro e Team), mentre gli abbonati Edu la riceveranno nelle prossime settimane.

ChatGPT diventa tutor, con Study Mode vuole insegnare a pensare - macitynet.it

Un’educazione plasmata dagli algoritmi?

Tuttavia, non mancano i rischi. Come già avvenuto in un distretto scolastico USA, dove ChatGPT è stato utilizzato per censurare alcuni libri, anche Study Mode – per quanto sviluppato con buone intenzioni – potrebbe trasformarsi in uno strumento di controllo dell’educazione.

Se usato in modo acritico o centralizzato, il rischio infatti è che l’AI diventi un veicolo per plasmare intere generazioni con contenuti costruiti ad hoc, seguendo gli interessi culturali o politici del momento. Oggi si riscrive un libro di testo, domani si potrebbe riscrivere l’intero percorso educativo.

In conclusione, Study Mode rappresenta sicuramente un importante e inevitabile passo avanti, ma come ogni strumento potente richiede trasparenza, consapevolezza e vigilanza critica, per non diventare l’ennesimo algoritmo che decide per noi cosa sapere e come pensarlo.

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