Grant Sinclair, il nipote del defunto Sir Clive Sinclair (l’imprenditore noto, tra le altre cose per avere rivoluzionato l’home computing con lo ZX Spectrum, e il Sinclair QL), ha ideato GamerCard, una console portatile per il retro gaming che sfrutta un Raspberry Pi (un Raspberry Pi Zero 2W con un quad-core ARM Cortex-A53) e uno schermo IPS da 4″ da 254 PPI. Il display è affiancato da due pad circolari (con otto pulsanti tattici che danno la sensazione dell’effetto scatto) che agiscono da controller.
Il dispositivo ultraportatile spesso solo 6,5mm e pesa 100 grammi – arriva con pre-installati vari giochi arcade, presenta un launcher con icone dalle quali è possibile richiamare non solo giochi ma anche emulatori quali Recalbox, RetroPie e Lakka. È possibile avviare giochi PICO-8 (console pensata per creare, condividere e giocare a videogames in puro style retrò) ed è supportato il coding in MicroPython, C, C++, BASIC e altri linguaggi ancora.
Due giochi indie – Bloo Kid 2 e AstroBlaze DX – in precedenza esclusiva per la Nintendo Switch sono stati portati su GamerCard con ottimizzazioni che tengono conto delle proporzioni quadrate del display; Bloo Kid 2 è un platoform d’azione, mentre AstroBlaze DX è uno sparatutto spaziale; tutte e due i titoli vantano grafica stile pixel-art che dovrebbe essere perfetta per questo tipo di dispositivi.

Lo storage interno è di 128GB e la batteria da 1600mAh. Sotto la scocca c’è un cavo con interfaccia QT/Qwiic che permette al dispositivo di sfruttare sensori, LCD, relay, ecc; non mancano porte USB-C e HDMI ed è quindi possibile collegare tastiera, mouse, trasformandolo in un vero e proprio computer.
Nel momento in cui scriviamo nel Regno Unito GamerCard (qui i dettagli) è venduto 125£ (circa 145 euro).












