Sebbene gli SMS esistano già da quasi 30 anni e siano oramai poco utilizzati nella comunicazione tra privati, sono tuttora preferiti alle più ben più “giovani” App per diverse attività che oggi fanno parte della nostra vita quotidiana. Tra queste si distinguono l’autenticazione ai servizi online, come, ad esempio, quelli bancari, i fascicoli sanitari elettronici, lo SPID, e l’autorizzazione di pagamenti elettronici su siti di e-commerce per cui viene spesso richiesto di immettere un codice OTP (password temporanea) ricevuto via SMS oppure di utilizzare una specifica app per completare l’operazione.
Secondo un recente sondaggio svolto in Italia da Skebby.it – piattaforma che offre servizi di mobile marketing & service – il 58,26% degli utenti dichiara di preferire la ricezione di un SMS con una password temporanea, a garanzia della validità di un’autenticazione o di un’autorizzazione di pagamento, rispetto ad appena il 10,76%, che si esprime a favore dell’utilizzo di un’app dedicata. Indifferenti circa le diverse possibilità, invece, è risultato essere il 20,21% del campione, mentre il restante 10,77% afferma di preferire altre modalità.
Se si analizzano più in dettaglio i dati suddivisi per fasce di età si evince che il gruppo che si dichiara maggiormente a favore degli SMS rispetto alle app è quello dei 45-54enni (63,81%), ma anche i giovani fino ai 34 anni stupiscono indicando le app come strumento preferito per questo tipo di operazioni solo nell’8,79% dei casi, mentre è ben il 58,24% di loro a preferire gli SMS.

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