iPhone Air 2 si farà quando Apple avrà trovato un modo di ovviare ad alcuni dei suoi limiti. E soprattutto, non sarà un semplice refresh ma un telefono pari alle attese del pubblico. Le nuove informazioni pubblicate da The Information confermano quanto avevamo intuito e scritto nel nostro precedente articolo, pubblicato nei giorni in cui suonavano le campane a morte per l’iPhone sottile e leggero.
Secondo quanto afferma oggi il giornale on line americano, il blocco della produzione e lo stop alla commercializzazione di un secondo modello sono legati al tempo necessario per capire come correggere la rotta su alcuni aspetti controversi del primo modello che hanno certamente influito sulle vendite e causato la scelta di interromperne la produzione.
Doppia fotocamera e riscaldamento, due problemi da risolvere
In particolare, Apple sta cercando il modo per aggiungere una doppia fotocamera posteriore, il più problematico e criticato dei sacrifici imposti al telefono dal suo fattore di forma. iPhone Air scatta ottime foto, ma con una sola lente che deve fare tutto. Manca anche il grandangolo, un obiettivo importante per viaggi, architetture e foto di gruppo.
La reingegnerizzazione è un passo molto complesso, visto che iPhone Air è in sostanza costruito intorno alla batteria, sopra la quale c’è un piccolo spazio per i circuiti collocato dietro al cosiddetto plateau. Qui si inserisce anche la fotocamera, che è una componente molto ingombrante. Mettere due lenti senza ridurre la batteria, rappresenta un bel grattacapo e richiede molto studio e componenti ancora più miniaturizzate.
Il primo iPhone Air aveva mostrato ottime prestazioni, ma non costanti. L’elevata potenza del chip si scontrava con i limiti fisici dello chassis sottile, causando un rapido surriscaldamento e una riduzione della velocità dopo pochi minuti di utilizzo intenso. Lo stesso problema ha influito anche sulla ricarica, volutamente più lenta per evitare di stressare la batteria e le componenti interne.
Tra le soluzioni allo studio, Apple dovrebbe costruire una camera di vapore per ridurre questi problemi, in particolare il surriscaldamento del chip e il conseguente throttling. Ma anche qui infilare il dissipatore è una faccenda complessa.
Tutto questo dovrebbe avvenire in uno scenario dove, idealmente, iPhone Air di seconda generazione non aumenti di prezzo ma possa scendere per diventare più competitivo con iPhone Pro e iPhone standard. Il costo, troppo vicino a quello di un Pro — che offre vantaggi tecnici evidenti e il solo svantaggio di peso e dimensioni — e troppo più alto rispetto a un iPhone 17, rappresenta oggi un altro ostacolo significativo.

Il destino scritto nel nome
Il nuovo modello, previsto inizialmente per l’autunno 2026, ora punta a un debutto nella primavera 2027, insieme agli iPhone 18 standard. Diciotto mesi dovrebbero essere un tempo sufficiente per trovare una soluzione a queste problematiche e rilasciare un iPhone Air di seconda generazione finalmente competitivo e al pari delle attese dell’esigente clientela Apple.
Un salto di un anno nel rilascio di un iPhone non è una novità assoluta per Apple. Alcuni modelli, come gli iPhone SE, hanno avuto cicli di aggiornamento molto più lunghi rispetto alla cadenza annuale tradizionale.
Anche in questo caso, la scelta sembra coerente con l’identità del prodotto: si chiama semplicemente iPhone Air, senza un numero accanto, segno che fin dall’inizio non era pensato per seguire la stessa logica di aggiornamenti di iPhone 17 o 18.

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