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Fine supporto Windows 10, una petizione per chiedere aggiornamenti fino al 2030

Quasi quattro anni dopo l’arrivo di Windows 11 e a meno di un mese della fine annunciata del supporto ufficiale a Windows 10 (supporto che terinerà il 14 ottobre 2025), in Francia è partita una petizione per chiedere a Microsoft di continuare a supportare il precedente sistema operativo per PC.

“Fino a 400 milioni di laptop nel mondo non saranno compatibili con la nuova versione del sistema operativo”, si legge sul sito dove è possibile firmare la petizione. “In Francia migliaia di persone, ospedali, pubbliche amministrazioni e aziende sono preoccupate. Microsoft costringe a pagare un abbonamento per continuare a rendere utilizzabili e sicuri i nostri dispositivi oppure a comprare nuovi dispositivi”.

“Nessuna di queste opzioni è soddisfacente”, prosegue ancora il sito. “Questo potrebbe comportare almeno 10 miliardi di euro di spese inutili agli utenti. Laptop ancora funzionanti, che hanno in alcuni casi solo cinque anni di vita, potrebbero diventare obsoleti se l’utente rifiuta di pagare l’importo supplementare richiesto da una delle aziende con il maggior fatturato al mondo!”.

“Dal 14 ottobre in poi, gli utenti che non possono pagare non saranno protetti da eventuali falle nella sicurezza, con il rischio di hackeraggio, furti di identità, sottrazione di dati, furto di password…”.

“Siamo profondamente in disaccordo con questa angiusta e pericolosa decisione”, continua l’appello, spiegando che solo in Francia il 17% delle persone non ha attuamente accesso dispositivi digitali perché questi ultimi sono inesistenti o datati e che la scelta di Microsoft contribuisce ad aggravare l’esclusione digitale che riguarda i più indigenti.

Si evidenzia ancora l’impatto ambientale di questa decisione, con persone che cambieranno il computer solo perché l’attuale sistema operativo non supporta più aggiornamenti.  “L’incentivo al sovraconsumo danneggia gravemente il pianeta e spreca risorse. 400 milioni di portatili abbandonati comportano oltre 70 milioni di tonnellata di CO2 e l’equivalente di 32.000 Torri Eiffel in termini di materie prime”.

Cosa chiede la petizione

Nella petizione si chiede a Microsoft di fornire aggiornamenti gratuiti a Windows 10 fino al 2030, norme per obbligare le aziende a offrire update per 15 anni, e l’obbligo di indicare agli utenti suggerimenti ad alternative software gratuite.

Per motiviazion simili ad agosto Microsoft è stata citata in giudizio anche in California da un querelante che vede la decisione dell’azienda come una strategia per obbligare gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi e “monopolizzare il mercato dell’AI generativa”.

L’aggiornamento a Windows 11 è gratuito ma si stima che 240 milioni di personal computer non potranno essere aggiornati e senza gli update di sicurezza, questi saranno più soggetti a vulnerabilità, malware e virus.

È possibile estendere il supporto di Windows 10 per sole funzionalità di sicurezza fino al 2028 ma solo a pagamento (30$ l’anno per utenti singoli, 61$ l’anno per le attività commerciali, e raddoppiando per ogni anno successivo fino ad arrivare a 244$).

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