Avete comprato un iPhone di ultima generazione e volete sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità, in particolare per collegarlo con un SSD o per trasferire dati velocemente, fino a 10 Gbps come sarebbe capace? Buona idea, ma il cavo che trovate nella confezione non è quello che vi serve. Come abbiamo detto altrove il cavo Apple è un normale cavo USB-2 che al massimo arriva a 480 Mbps quando invece il connettore USB-C permetterebbe di arrivare a 10 Gbps e in quanto a potenza trasmessa arriviamo a 27 Watt quando i modelli della serie 17 dovrebbero supportarne 40 di Watt.
Messo da parte il fastidio che deriva dal pensare che dopo aver speso più di 1200€ si deve mettere di nuovo mano al portafogli, considerate che in circolazione ci sono diversi cavi di buona qualità a prezzi eccellenti.
Questi cavi idealmente dovrebbero interessare solo chi ha un iPhone 15/16/17 Pro visto che iPhone 15, 16 e 17 hanno una porta da solo 480 Gpbs, ma con un tocco di lungimiranza dovrebbe essere comprato, magari come cavo aggiuntivo a quello che c’è nella confezione, anche da chi ha un iPhone 15. Sono infatti più universalmente utili di un cavo USB-C da 480 Gbps ad un prezzo superiore solo di qualche euro.
Trovare cavo adatto ai nuovi iPhone potrebbe però essere sconcertante. Interpretare le specifiche USB è una impresa degna della Settimana Enigmistica. Basti leggere le definizioni di USB: si parla di USB4, USB 3.2 Gen 2×2, Gen 2, Gen 2×1, Gen 1×1, Gen 1, USB 3.1 Gen 2, Gen 1 e USB 3.0. Confusi? Non siete i soli. Se volete provare a orientarvi, abbiamo un articolo che si occupa di fare un po’ di chiarezza.
La specifica tecnica e la velocità
Qui per semplificarvi la vita (e semplificarla anche a noi in scrittura) ci limitiamo a dirvi che il cavo perfetto per iPhone deve essere certificato come SuperSpeed+ ma visto che questa definizione non la usa quasi nessuno cercate la scritta USB 3.1 Gen 2 oppure USB 3.2 Gen 2×1.
Un aiuto nella scelta dovrebbe darvela anche il produttore. Sulla confezione o sul cavo dovrebbe esserci il logo che vedete qui sotto.
In pratica quello di USB preceduto da due S (Super Speed). Il problema è che molti marchi per varie ragioni decidono di non includere questo indizio. Nel caso, come probabile, che il vostro cavo sia privo di logo, accertatevi che da qualche parte ci sia scritto, appunto, USB 3.1 Gen 2 oppure USB 3.2 Gen 2×1 e che si parli della velocità di trasmissione che come detto deve essere di almeno 10 Gbps, se volete sfruttare tutte le potenzialità di iPhone 15 Pro.
Un cavo più lento o più veloce
Potete tecnicamente anche usare un cavo più lento come USB 3.1 Gen 1 (noto anche come USB 3.2 Gen 1×1) ma di cavi come questi in circolazione ce ne sono pochi, costano come i Gen 2 e poi la velocità sarà solo di 5 Gbps. Comprarne uno non è opportuno.
Comprarne uno più veloce, invece, lo è anche se si deve fare qualche distinzione.
Ad esempio potrete comprare un cavo USB-C 3.2 che arriva a 20 Gbps, ma spendereste di più per non avere nulla di più visto che la massima velocità di iPhone 15 Pro è di 10 Gbps. Senza contare che USB 3.2 Gen 2×2 (questo tecnicamente il nome di questo tipo di implementazione) non è interpretato dal controller dei Mac. Quindi anche ammesso che in futuro Apple incrementasse le prestazioni dell’iPhone a velocità Thunderbolt (fino a 40 Gbps) collegando un cavo di questo tipo ad un Mac avreste non una velocità di 20 Gbps ma sempre di 10 Gbps.
Al contrario comprare un cavo USB-C 3.2 Gen 2 anche se avete un iPhone 15 con porta 480 Gbps, come accennato in apertura, potrebbe essere una buona idea. Lo stesso, costi a parte, acquistare un cavo Thunderbolt 3 o Thunderbolt 4 (leggete qui le differenze).
Avere un cavo più veloce magari capace di arrivare a 40 Gpbs potrebbe essere infatti essere una scelta saggia in prospettiva, senza contare che potrete sfruttare la massima velocità di cui sono capaci le porte del Mac e anche di iPad Pro nel caso lo utilizzaste non solo con iPhone ma anche per collegare tra loro e con qualche cosa con questi dispositivi.
Ricordate però che un cavo Thunderbolt è sicuramente più costoso di un cavo USB 3.2.
La lunghezza, il materiale e la forma
Altro fattore di scelta è la lunghezza. È bene precisare che USB-C 3.1 Gen 2, al contrario di USB-4/Thunderbolt, non ha una specifica ufficiale in questo ambito; le lunghezze più comuni sono 80/100 cm; ma troviamo anche cavi da 20 centimetri, come questo di Satechi o di due metri, come questo di Cable Matters o addirittura di tre metri. È possibile però che un cavo così lungo non fornisca prestazioni ottimali.

Necessaria anche una riflessione sulla qualità del rivestimento del cavo. In molti casi si trovano cavi in maglia intrecciata. Sono molto robusti ma tendono a sfilacciarsi presentando qualche problema estetico; oltre a questo sono rigidi, questo li rende più resistenti ai nodi ma dall’altra quando capita che si aggrovigliano diventano non facilmente domabili.
Quelli in plastica si distinguono essenzialmente in quelli in silicone (più morbidi e flessibili) e quelli in plastica comune. I primi di solito costano di più dei secondi ma rappresentano a lungo andare la scelta migliore. I secondi comunque sono di solito i più economici.
Vanno, infine, anche tenute in considerazione la dimensione e la forma del connettore. Se non usate una custodia, questo elemento è importante solo per una questione estetica, ma se volete usare la custodia sappiate che un discreto numero di cavi USB-C ha il connettore troppo grande per essere collegato ad iPhone senza togliere la cover.

In commercio ci sono anche connettori angolati. Valutate bene prima di acquistarli perché se è vero che possono essere comodi se c’è poco spazio, d’altra parte spesso non sono facilmente gestibili in situazioni comuni. In più, quasi certamente non funzionano con una custodia.
La potenza supportata
Ricordatevi che non tutti i cavi sono in grado di supportare la
Non tutti i cavi USB-C sono uguali per l’alimentazione
I cavi USB-C usati con iPhone non supportano automaticamente i 40 W (20V/2A). Apple fornisce di serie un cavo USB-C che garantisce la compatibilità con la ricarica veloce fino a 27 W circa, mentre gli iPhone 17 raggiungono 36 Watt e pure 40 Watti di picco. Alcuni cavi USB-C di terze parti possono supportare potenze maggiori (40 W, 60 W o 100 W), ma non è una caratteristica garantita da tutti i modelli. Ovviamente occorre un alimentatore in grado di erogare i 36 watt di di base o i 40 di picco.

La capacità di un cavo dipende da:
- Sezione dei conduttori interni più bassi sono i numeri AWG, maggiore è la portata di corrente.
- Chip E-Marker → obbligatorio per i cavi USB-C che superano i 3A. Un cavo senza E-Marker è limitato a 60 W (20V/3A), mentre con E-Marker può arrivare a 100-240 W (20V/5A o oltre, con USB PD 3.1).
- Certificazioni (MFi o USB-IF) → indicano che il cavo è stato testato e rispetta gli standard.
Come verificare la capacità di un cavo
Per capire se un cavo supporta una certa potenza, si possono considerare diversi aspetti pratici:
- Scheda tecnica del produttore che indica chiaramente se è “60 W”, “100 W” o “240 W”.
- Presenza del chip E-Marker che è spesso specificata nella descrizione. Se non c’è, il cavo è limitato a 3A.
- Etichettatura su alcuni cavi che riportano la potenza massima o il logo USB-IF.
Test pratico è da effettuare collegando un caricatore con indicatore di potenza e un dispositivo compatibile mentre strumenti come i tester USB-C possono misurare tensione e corrente effettive.
Attenzione ai cavi da USB-A a USB-C
Fino ad ora abbiamo parlato di cavi in generale ma attenzione ai “vecchi” i cavi con connettore USB-A / USB-C che hanno limitazioni importanti:
- Non supportano i profili ad alta potenza di USB Power Delivery oltre i 12V/1,5-3A.
- In genere, si fermano a 18-20 W (es. 5V/3A o 9V/2A).
- Non hanno E-Marker né le specifiche avanzate necessarie per i 40 W o più.
Quindi, un cavo USB-A → USB-C non può fornire 40 W max per gli iPhone 17 e 17 Pro Per raggiungere queste potenze serve sempre un cavo USB-C / USB-C con E-Marker e un caricatore compatibile.
I migliori cavi USB per iPhone 15, 16, 17 anche in versione pro
In commercio ci sono molti venditori di cavi USB-C compatibili e consigliabili per iPhone. Amazon, come sempre, è la migliore piattaforma per l’acquisto se si tratta di scelta. Qui sotto vi segnaliamo i migliori cavi che abbiamo trovato su Amazon.
Oltre ai cavi USB 3.2 Gen.2, quelli che razionalmente si dovrebbero comprare per iPhone 15 e iPhone 15 Pro, vi ne presentiamo alcuni particolarmente convenienti con specifiche superiori; parliamo di cavi USB 3.2 Gen 2×2 (che, lo ricordiamo non offrono alcun vantaggio in fatto di velocità sulla piattaforma Apple) e Thunderbolt/USB-4. Questi ultimi arrivano, come accennato, a 40 Gbps. Nell’immediato non sono migliori di un cavo USB 3.2 Gen.2 se usati con un iPhone, ma come detto possono essere un buon investimento in chiave futura e di utilizzo con altri dispositivi.
Tra i prodotti che vedete sotto, ci sono anche alcune prolunghe; le segnaliamo essenzialmente per chi avesse necessità di un cavo più lungo.
Ricordate però che nonostante non ci siano specifiche esatte sulla lunghezza del cavo è possibile che un cavo USB 3.2 Gen.2 collegato esteso ad oltre il metro di lunghezza, anche in funzione del fatto che sfrutta una prolunga, riduca le prestazioni in trasferimento dati.
In ogni caso i cavi migliori sono quelli che indicano sia la banda passante sia la massima potenza che sono in grado di trasmettere: il consiglio finale è quello di eccedere le specifiche strette dei modelli attuali e comprare cavi compatibili anche con computer e dispositivi più energivori. A monte ci vorrà un alimentatore in grado di erogare minimo 40 Watt per soddisfare le richieste energetiche dei nuovi modelli più potenti.
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