Nata come voce, diventata icona pulsante e ora una sorta di alone multicolore, Siri potrebbe ottenere anche un volto. Secondo quanto riportato da Bloomberg Apple starebbe lavorando a una nuova interfaccia visiva per Siri, da introdurre nel 2026, che trasformerebbe l’assistente vocale in una presenza animata e riconoscibile
Nuova Siri animata: cosa sta preparando Apple
Il progetto “Bubbles”, nome in codice, mira a dare un volto e a suscitare una relazione con il proprio dispositivi. Per quanto riguarda l’apparenza il riferimento grafico più diretto sarebbe proprio il celebre volto di Finder del Mac anche se Bloomberg suggerisce che internamente si sta pensando anche a qualche cosa di più moderno in stile Memoji.
Il nuovo volto di Siri, va detto subito, non è pensato per iPhone o Mac, ma per i dispositivi domestici attualmente in fase di sviluppo a Cupertino: il display da parete J490, il robot da tavolo J595, e le camere smart per l’automazione.
Il display sarà il primo a ricevere l’animazione, mentre la versione più avanzata – quella integrata nel robot – sarà anche in grado di muoversi, reagire e persino inserirsi nelle conversazioni. È qui è possibile che il “volto” di Siri possa diventare anche più significativo nella sua relazione con l’umano.
Siri con volto animato: un nuovo rapporto con l’utente
L’obiettivo, infatti, è creare una Siri “che si vede” utile a costruire un rapporto e una connessione più naturale e intuitiva, una presenza, un’intelligenza ambientale con cui convivere.
Dare un volto all’assistente significa umanizzarlo, ma anche liberarlo dal ruolo passivo che ha avuto finora. Nelle intenzioni di Apple, Siri dovrà essere in grado di riconoscere chi entra in una stanza, capire cosa sta accadendo, proporre azioni, suggerimenti o interazioni. E un volto animato, che cambia espressione e si rivolge direttamente all’utente, diventa un canale chiave per tutto questo.
In pratica Siri non sarà più solo “qualcosa che risponde”, ma un’entità capace di inserirsi nella vita quotidiana — come già promette il sistema operativo Charismatic alla base dei nuovi dispositivi.
Il fantasma di Clippy incombe
Chi ha visto i primi test descrive l’animazione come un’evoluzione del logo Finder, con tratti espressivi e movimenti fluidi. Ma come detto si valuta anche una versione più giocosa, vicina allo stile Memoji. L’idea è quella di un personaggio digitale non invadente, che comunichi fiducia e familiarità — in qualche modo il contrario dell’astrazione opaca degli attuali assistenti vocali.
Non manca però chi, online, ha già evocato Clippy, la famigerata graffetta animata di Microsoft Office che negli anni ’90 voleva aiutare l’utente… ma finiva spesso per irritarlo.
La speranza è che a Cupertino non si siano dimenticati la lezione e punti su stile, discrezione e contesto, evitando le gag e concentrandosi su assistenza vera perchè il paragone sarà inevitabile e potenzialmente problematico dal punto di vista dell’immagine e delle funzioni.
Una Siri potenziata dai LLM, al centro della casa digitale di Apple
La trasformazione visiva di Siri avverrà congiuntamente alla introduzione dei modelli linguistici di nuova generazione (LLM), simili a quelli che alimentano ChatGPT e altri chatbot conversazionali. Questo aggiornamento renderà Siri capace di comprendere meglio il contesto, gestire conversazioni prolungate, interagire con più persone contemporaneamente e ricordare preferenze e azioni nel tempo.
Secondo le indiscrezioni, questa evoluzione si inserisce in una strategia più ampia per reinventare la casa digitale, portando Siri fuori dagli iPhone e dentro gli spazi condivisi, come fosse un membro della famiglia. Una direzione che mette Apple in rotta di collisione con Amazon, Google e chiunque ambisca a conquistare l’intelligenza ambientale del futuro.
Funzionando come motore cognitivo dei dispositivi domestici (robot da tavolo, videocamere,display da parete) farà fluire conoscenze ed informazioni in tutto l’eco sistema diventa una vera e propria regia della vita.
L’occasione che potrebbe cambiare tutto
Se però Apple dovesse raggiungere il traguardo, Apple potrebbe centrare un obiettivo importante nella sua rincorsa faticosa alla concorrenza nel campo dell’Ai
Google Assistant, Alexa, ChatGPT: nessuno di questi ha un volto. Al massimo una voce o una risposta testuale. La Siri con una “faccia”, darà la possibilità ad Apple di creare una intelligenza artificiale che diventa anche un’esperienza visiva.


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