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Apple Vision Pro brilla con M5, app spaziali, film e serie tv Apple Immersive

Apple ha presentato una nuova versione di Vision Pro e tra le novità di questa versione spicca la presenza del chip M5, SoC che migliora prestazioni, grafica e definizione, flussi di lavoro AI e durata della batteria.

La versione aggiornata di Vision Pro è proposta con la Dual Knit Band, fascia che dovrebbe permettere di risolvere la critica più frequente di chi prova il visore: il comfort nelle sessioni prolungate. Apple afferma che questa fascia morbida e imbottita, migliora la distribuzione del peso rendendo la vestibilità più comoda.

Il balzo nelle prestazioni è reso possibile dal chip M5. Quest’ultimo è realizzato usando una tecnologia a 3 nanometri di terza generazione, introduce un’architettura della GPU 10‑core di nuova generazione con un Neural Accelerator in ogni core, in grado di elaborare i carichi di lavoro AI basati sulla GPU in modo nettamente più veloce e di raggiungere una potenza di calcolo di picco oltre 4 volte superiore rispetto alla GPU di M4.

Apple ha presentato il Vision Pro con chip M5 - macitynet.it

La GPU offre anche capacità grafiche superiori e ray tracing di terza generazione che, insieme, permettono prestazioni grafiche fino a 45% superiori rispetto al chip M4. Apple spiega che con M5, Apple Vision Pro elabora il 10% di pixel in più sui display micro‑OLED, e il refresh rate può arrivare a 120Hz, garantendo maggior nitidezza e fluidità visiva oltre ad una minore distorsione dei contenuti in movimento.

Il Neural Engine a 16 core più veloce offre prestazioni di altissimo livello per l’AI AI e insieme ai Neural Accelerator nella CPU e GPU fa di M5 un chip interamente ottimizzato per i carichi di lavoro AI. Per esempio, funzioni AI su Apple Vision Pro, come la possibilità di trasformare le immagini 2D in scene spaziali nell’app Foto, o la creazione di una Persona digitale, sono ora più veloci ed efficienti.

M5 migliora anche la velocità della banda di memoria, garantendo un aumento di quasi il 30% rispetto a M4 e oltre il doppio rispetto a M1. Grazie a questo chip, Vision Pro può eseguire modelli AI di grandi dimensioni completamente on‑device.

Apple ha presentato il Vision Pro con chip M5 - macitynet.it

Rimane il chip R1 che gestisce l’input di 12 telecamere, cinque sensori e sei microfoni e lo stream di immagini del mondo reale entro i 12 ms. La batteria è indicata come ad alte prestazioni e offre fino a 2 ore e mezza di autonomia per l’uso generale e fino a 3 ore nella riproduzione video.

Apple afferma che per Vision Pro sono “oltre 1 milione” le app utilizzabili, incluse 3.000 espressamente create per il visore, inclusi giochi, app professionali, simulatori, esplorazione, oltre che un ampio catalogo di film 3D e contenuti Apple Immersive tra film e serie TV.

Negli USA i prezzi di Vision Pro con chip M5 e la Dual Knit Band partono da 3.499$ (circa 3.000 euro)  ed è disponibile con unità di archiviazione nei “tagli” da 256GB, 512GB e 1TB. Vision Pro può essere pre-ordinato dagli utenti di Australia, Canada, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. I pre-ordini in Cina continentale e Singapore saranno attivi dal 17 ottobre. In Corea del Sud e Taiwan sarà disponibile successivamente.

Il futuro di Vision Pro

Apple crede ancora in Vision Pro, dispositivo che (complice anche il prezzo di ingresso decisamente elevato) non ha avuto grande successo, ma vanta un suo mercato di nicchia, nel settore enterprise, sfruttato in ambiti quali ad esempio l’addestramento dei piloti, nella progettazione di cucine di design e in flussi di lavoro ingegneristico.

Un campo che Apple sta esplorando è quello di incontri sportivi immersivi: negli USA arriveranno alcun incontri dei Los Angeles Lakers in streaming in formato immersivo per Vision Pro, permettendo di vivere un’esperienza a 180° e di “muoversi liberamente” all’interno della scena, con tanto di audio spaziale per posizionare gli spettatori al centro dell’azione.

Il Vision Pro sembra aver perso centralità nelle strategie di Apple: ad agosto di quest’anno, il CEO Tim Cook, rispondendo brevemente ad una domanda specifica si era limitato a parlare di “un’area in cui crediamo molto”, senza ulteriori indicazioni chiare sulla strategia a breve termine.

Il vero sogno di Cook è realizzare gli occhiali: leggeri, comodi, indossabili tutto il giorno e capaci di mostrare informazioni sul mondo reale, rispondere a comandi vocali, integrarsi con Siri, Apple Maps, l’App Store. Un dispositivo “magico”, come fu l’iPhone nel 2007.

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