Il software di virtualizzazione VMware Fusion è diventato gratuito dallo scorso anno e gli sviluppatori continuano ad aggiornarlo. La nuova versione usa un diverso sistema di numerazione, sulla falsariga di quello usato da Microsoft. L’ultimo update è indicato come 25H2 (il 25 indica l’anno di uscita, H2 indica il secondo trimestre).
La versione 25H2 è disponibile per i Mac con CPU Intel, sia per i Mac con CPU Apple Silicon, integra il supporto a USB 3.2 (con vantaggi per quanto riguarda la velocità di trasferimento dei dati) e integra strumenti (dictTool) che consentono di modificare facilmente i parametri delle macchine virtuali dalla linea di comando.
Lo sviluppatore riferisce del supporto a nuovi sistemi guest, inclusi Red Hat Enterprise Linux 10, Fedora Linux 42, openSUSE Leap 16.0 (RC), SUSE Linux 16 (Beta), Debian 13, Oracle Linux 10, VMware ESX 9.0 e macOS Tahoe (solo sui Mac con CPU Intel); per quanto riguarda i sistemi host è indicato il supporto a macOS Tahoe (sia sulle macchine con CPU Intel, sia su quelle con CPU Apple Silicon).
La versione 25H2 integra migliorie sul versante sicurezza, accessibilità e la soluzione ad alcuni bug.
Come si scarica l’ultima versione di VMware Fusion?
Al momento non sembra possibile aggiornare il software direttamente dall’applicazione stessa ma bisogna scaricare manualmente la versione 25H2. Per accedere alla nuova versione si parte da questa pagina e la creazione di un account Broadcom (l’azienda che ora è proprietaria di VMware).
VMware Fusion supporta anche Windows 11 per Arm sui Mac con processore Apple Silicon. Il virtualizzatore concorrente di Parallels Desktop, può eseguire Windows 11 per ARM sui Mac Apple Silicon grazie all’implementazione di un meccanismo che simula la presenza del Trusted Platform Module (TPM), componente per crittografia fondamentale per eseguire l’ultimo sistema operativo di Microsoft.
VMware Fusion e Parallels Desktop sono prodotti simili, ognuno con caratteristiche proprie. VMware si è da anni specializzata nella creazione, esecuzione, gestione e connessione di app sul cloud, in hypervisior desktop per Windows e Linux con il supporto per container OCI e cluster Kubernetes, un insieme di sistemi nodo che permette di eseguire applicazione “containerizzate”.












