Finora i Mac ARM sono stati l’ipotesi di analisti e osservatori, indizi rintracciati in macOS, oltre che l’argomento di diverse anticipazioni che nel corso degli anni sono periodicamente riapparse in rete: oggi la conferma che i Mac ARM non solo sono possibili, ma che probabilmente arriveranno nel giro di 2-3 anni arriva dalle dichiarazioni di ARM.
La società che con la sua architettura per CPU mobile domina il mercato tablet, smartphone, ma anche dispositivi smart, connessi, smartwatch e praticamente tutti i settori in cui è fondamentale offrire prestazioni di calcolo sostenute con consumi energetici ridottissimi, ha presentato la sua prima roadmap per le architetture ARM che vedremo da qui al 2020.

La tecnologia ARM e i miglioramenti in arrivo con le prossime architetture, quest’anno con ARM Cortex-A76, nel 2019 con Deimos e nel 2020 con Hercules, permetteranno ad ARM e società partner, tra cui Apple, di estendere i benefici finora goduti dagli utenti in tablet e smartphone in termini di CPU, autonomia e connettività anche nel mercato dei computer portatili.
Il comunicato di ARM non potrebbe essere più chiaro: ARM supererà Intel nel mantenere la Legge di Moore e riuscirà ad espandersi nei notebook oggi dominati dai processori Intel con architettura X86. Non si tratta di una promessa priva di fondamento: sono già disponibili portatili con processori ARM di Qualcomm che funzionano con Windows, macchine sempre connesse tramite rete cellulare, con autonomia considerevole.

Ma negli schemi che riportiamo in questa pagina ARM confronta la sua architettura con i processori Intel Core i5 di settima generazione, non quelli più potenti e veloci di ottava generazione. Ciò nonostante la minaccia di ARM è concreta: Intel ha incontrato problemi con il processo costruttivo a 10 nanometri posticipandolo, invece Apple A11 costruito da TSMC è già a 10 nanometri.
Nel giro di 3 anni ARM promette di incrementare ulteriormente le prestazioni del 15% nel 2019 e poi ancora del 10% nel 2020, con processori costruiti già quest’anno a 7 nanometri, attesi anche per Apple A12, e poi addirittura a 5 nanometri nel 2020.

I grandi successi ottenuti con i processori della serie Apple Ax di iPhone e iPad rappresentano una imponente base di partenza da cui iniziare a progettare CPU mobile con più core di calcolo, che possono contare anche sulle batterie molto più capienti di un notebook rispetto a tablet e smartphone. I test di benchmark hanno già dimostrato che per numerose operazioni comuni Apple A10 prima e Apple A11 oggi possono tenere testa a un Intel Core i5.

Da anni sentiamo parlare di Mac ARM e il nuovo comunicato di ARM costituisce una delle migliori conferme ufficiali della loro fattibilità. Per molti osservatori la domanda da porsi sui Mac ARM non è Se ma Quando. Anche per questo quesito è già stata indicata una risposta: secondo le informazioni in possesso del ben agganciato Mark Gurman i Mac ARM arriveranno entro il 2020. È la stessa data indicata nel comunicato ARM











