Dopo il massimo storico di 702.10 dollari per azione toccato lo scorso 19 settembre raggiunto pochi giorni dopo la presentazione ufficiale di iPhone 5, le azioni di Apple sembrano siano entrate in un tunnel in discesa, raggiungendo la depressione minimo degli ultimi sei mesi lo scorso 15 novembre, con un valore di 525.62 dollari, perdendo circa il 25% del valore in circa 2 mesi.
Un fenomeno che l’analista di Topeka Capital Markets, Brian White non ha esitato a definire “follemente folle”, riferendosi alla corsa alla vendita che ha coinvolto le AAPL negli ultimi 60 giorni, che non sembra comunque essersi del tutto fermata. Dopo l’inarrestabile crescita delle azioni (che molti in passato hanno definito come una bolla destinata a scoppiare) sembra che negli ultimi mesi il mercato finanziario abbia voluto capitalizzare la salita delle AAPL, innescando una tendenza al ribasso da cui ora tutti sembrano voler uscire al più presto prima di esserne travolti.
Inoltre alcuni avvenimenti nel mondo Apple hanno sicuramente influito negativamente sulla fiducia degli investitori, come la debacle mediatica di Apple Maps, i dubbi sul lancio e il prezzo di iPad mini, un trimestre fiscale non abbastanza… eccezionale e l’estromissione di Scott Forstall dall’azienda. Eventi che, per quanto possano scatenare opinioni differenti sul futuro della società, hanno avuto senza dubbio un effetto molto presente e ben visibile sulle AAPL.
