Musk porta in tribunale Apple e OpenAI, vogliono fare fuori Grok

La lunga polemica tra Elon Musk, Apple e OpenAI è arrivata a un punto di svolta: il 25 agosto le società di Musk, xAI e X, hanno depositato una causa presso la Corte distrettuale del Texas accusando Cupertino e l’azienda di Sam Altman di collusione per mantenere i rispettivi monopoli nel mercato degli smartphone e dell’intelligenza artificiale generativa.

Secondo l’accusa, Apple avrebbe favorito ChatGPT nelle classifiche e nei contenuti editoriali dell’App Store, ostacolando invece concorrenti come Grok. In sostanza, il sistema di ranking e le sezioni curate dalla redazione di Cupertino sarebbero state manipolate per impedire ad altri player di raggiungere la visibilità necessaria a competere con OpenAI.

Dalle minacce agli insulti

La notizia si connette a quanto accaduto alcuni giorni fa quando Musk aveva cominciato a scaldare gli animi su X, denunciando favoritismi nei confronti di ChatGPT e parlando apertamente di violazione antitrust. Secondo il Tychoon Apple starebbe “blindando” la vetta dell’App Store solo per OpenAI.

Poco dopo lo scontro si era trasformato in una disputa personale con Sam Altman: tra insulti reciproci, accuse di manipolazione e perfino il paradosso di Grok che si schierava con Altman. Un episodio surreale, dove persino ChatGPT si è unito alla schermaglia con un sarcastico “bravo bot”.

Parallelamente era arrivata anche la più posata e istituzionale risposta ufficiale di Cupertino, che a Bloomberg aveva difeso l’imparzialità dell’App Store spiegando che la selezione delle app avviene tramite algoritmi, classifiche automatiche e scelte editoriali basate su criteri oggettivi.

Dal teatrino social al tribunale

Con la causa del 25 agosto la vicenda esce dal perimetro dei social e si sposta su un fronte molto più serio. Musk accusa Apple e OpenAI di portare avanti una strategia anticoncorrenziale e chiede al tribunale di intervenire. Per ora nè Apple nè OpenAi hanno risposto all’attacco legale, ma è possibile che la replica arrivi.

Possibile anche che quella di Apple sia come precedentemente accaduto, più seria e circostanzioata mentre quella di OpenAi venga affidata ancora ad Altman che difficilmente si tratterà dal mandarle a dire.