Il motto aziendale dice tutto «Stiamo costruendo un mondo in cui la tecnologia torna a essere divertente» perché secondo Carl Pei, CEO di Nothing, da anni gli smartphone sono diventati noiosi, e la colpa a suo dire è di Apple e dei colossi del settore diventati troppo grandi, troppo aziendali, ma anche meno creativi.
Naturalmente se mercato e smartphone sono diventati noiosi la colpa non può essere tutta attribuibile a Cupertino, Pei, intervistato da Wired, lo sa bene ma sembra prendersela in particolare con Apple per motivi personali.
«Personalmente, da giovane ero molto ispirato da Apple: il primo iPod, il primo iPhone, ecco perché lavoro in questo settore»
Steve Jobs presenta il primo iPod nel 2001
«Ma ora le società creative del passato sono diventate molto grandi e molto aziendali, e non sono più così creative. Non sono più fonte di ispirazione per le giovani generazioni».
Il giovane Pei come molti altri della sua generazione (e non solo) è stato ispirato e meravigliato da iPod e iPhone. Ma come è logico che sia, alle rivoluzioni si sono susseguiti generazioni di modelli con miglioramenti incrementali.
Il primo iPhone del 2007
All’assenza di stupore e meraviglia è seguito poi il fiasco degli annunci Apple Intelligence del 2024. Secondo il CEO di Nothing questa volta Apple ha deluso utenti e appassionati perché a distanza di oltre un anno non ha mantenuto le promesse.
«L’Apple di oggi è molto diversa dall’Apple di quando ero più giovane.
L’anno scorso, hanno fatto un gran parlare di Apple Intelligence. Ora, un anno dopo, non è molto più di qualche emoji generata. Quindi ha reso i consumatori molto scettici».
Commenti su Apple a parte, nell’intervista il CEO di Nothing prevede che nel giro di 7 – 10 anni tutte le app che oggi usiamo sullo smartphone saranno sostituite da un’unico software, più precisamente dal sistema operativo del terminali azionato dalla tecnologia di Intelligenza Artificiale.
CMF di Nothing Phone Pro 2
Ora l’utente deve valutare posizione, orario e impegni per decidere cosa fare, sbloccare lo smartphone ed effettuare ogni singola operazione con un’app alla volta. Tutto questo cambierà in futuro.
Nothing Phone 3a e 3a Pro
In una prima fase il sistema operativo AI conoscerà bene l’utente e sarà ottimizzato a livello personale. Nella fase successiva alla personalizzazione si aggiungerà l’automazione: conoscendo orario, posizione, impegni e situazione il sistema suggerisce all’utente cosa fare. Così Carl Pei sintetizza lo smartphone del futuro con software AI «Sarà agentico, automatizzato e proattivo».