Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Macity - Apple » Mondo iOS » il mio iPhone » Trump attacca il Regno Unito per l’obbligo imposto a Apple di aprire la crittografia su iCloud

Trump attacca il Regno Unito per l’obbligo imposto a Apple di aprire la crittografia su iCloud

Tulsi Gabbard, nuova direttrice del Intelligence Nazionale statunitense, pochi giorni addietro ha inviato una lettera ai legislatori britannici per spiegare che l’ordine del governo inglese di imporre a Apple una “backdoor” che consente di accedere agli account iCloud degli utenti è una “chiara ed eclatante violazione della privacy e delle libertà civili degli americani”.

“Qualsiasi attività di condivisione informazioni tra un governo – un qualsiasi governo – e aziende private, deve essere fatta con modalità che rispettino e siano conformi alle leggi degli Stati Uniti, e nel rispetto dei diritti costituzionali dei cittadini degli Stati Uniti”, ha scritto Gabbard.

Dopo l’ordine ricevuto dal governo britannico, Apple ha rimosso la funzionalità di crittografia avanzata nel Regno Unito, servizio opzionale per garantire che solo e soltanto l’utente possa accedere ai contenuti memorizzati sul cloud (neanche Apple può accedere ai dati se la cifratura è attivata). Quando questa funzione è attiva, è possibile proteggere con la cifratura dati quali: backup, note, foto, documenti, rendendo i contenuti inaccessibili anche in caso di richieste delle forze dell’ordine.

Anche Trump ha parlato della questione; interpellato a proposito da un giornalista di The Spectator ha spiegato: “Abbiamo detto loro (al primo ministro Keir Starmer, ndr) che non possono farlo…. è qualcosa di incredibile. sono quelle cose che, sapete, si aspetteresti di sentire dalla Cina”.

Trump non ricorda, o fa finta di averlo dimenticato ma su tali questioni ci fu uno scontro con Apple nel 2016 quando era ancora candidato alla presidenza, per il caso noto come San Bernardino: l’FBI voleva da Apple una backdoor per accedere all’iPhone 5c di uno degli autori della strage di San Bernardino del 2 dicembre 2015, ma Cupertino si oppose fermamente, spiegando che predisporre una backdoor avrebbe compromesso la sicurezza di tutti gli iPhone.  Trump criticò duramente Apple, invitando al boicottaggio dei suoi prodotti fino a quando l’azienda non avesse collaborato con l’FBI. La questione si chiuse quando l’FBI riuscì a trovare il modo per accedere al telefono (senza trovare, tra l’altro, nulla di utile alle indagini).

Tornando alla questione dei dati cifrati, da parte sua, Apple ha ricordato che ha non ha mai predisposto e mai offrirà una backdoor nei loro dispositivi, e che anche se la protezione avanzata dei dati non è disponibile, i dati sono in ogni caso protetti sia durante la trasmissione sia l’archiviazione.

Va notato che – ironia della sorte, la protezione avanzata dei dati non è disponibile nel Regno Unito ma lo è in tanti altri paesi… inclusa la Cina.

Da notare ancora che per una legge britannica, Apple non può dire di avere ricevuto ordini dal governo del Regno Unito, non può pubblicamente discutere di queste richieste, cosa che, indipendentemente dal governo, in genere sceglie di non fare per motivi di sicurezza nazionale.

Come accennato, Apple è stata obbligata a questa scelta dal governo britannico, una imposizione che ha ricevuto diverse critiche, comprese quelle dall’Electronic Frontier Foundation (EFF), dell’Information Technology and Innovation Foundation (ITIF) e dell’organizzazione britannica Big Brother Watch. Quest’ultima ha dichiarato: “Il maldestro tentativo di affrontare crimine e terrorismo non renderà il Regno Unito più sicuro, ma intaccherà diritti fondamentali e libertà civili di tutta la popolazione”.

Per tutte le notizie sulla sicurezza informatica rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Le migliori offerte BLACK FRIDAY con macitynet.it

Pubblicità
Pubblicità

Ultimi articoli