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Apple ha depositato il marchio realityOS

A pochi giorni dalla WWDC22 (annuale conferenza per sviluppatori), si scopre che Apple ha depositato il marchio realityOS, il presunto nome del sistema operativo che la Mela dovrebbe sfruttare per il futuro visore AR/VR, indicazione che lascia immaginare la possibilità annunci specifici anche su questo versante.

Due diverse richieste di deposito dei marchi sono state individuate da Parker Ortolani su Twitter, evidenziando che le domande di marchio commerciale sono stata presentate l’8 dicembre del 2021, e per tutte e due è stata indicata come termine di scadenza per l’estensione all’estero la data del’8 giugno 2022, esattamente due giorni dopo il previsto keynote della WWDC.

Nelle richieste di deposito di questo marchio, non compare il nome Apple ma diversi fattori lasciano immaginare che il nome fittizio dietro tali istanze altri non è che la Casa di Cupertino. Il nome dell’azienda sfruttato per chiedere la registrazione del marchio è “Realityo Systems LLC”, e come sede aziendale di questa attività è indicato lo stesso indirizzo che Apple ha usato in precedenza per registrare nomi in codice di macOS.

Il nome realityOS è stato – tra le altre cose – individuato in riferimenti sull’App Store; rOS o realityOS è il nome che Bloomberg ha indicato già nel 2017 come quello del sistema operativo per il visore di Apple, affermando inoltre che, internamente, il nome in codice usato internamente dagli ingegneri per fare riferimento a questo sistema è “Oak”.

realityOS dovrebbe inizialmente essere disponibile su un visore AR/VR top di gamma, un dispositivo di nicchia che Apple avrebbe intenzione di annunciare entro quest’anno o al massimo all’inizio del prossimo anno.

Per Kuo Apple può lanciare il visore di realtà mista nel 2022

Secondo il generalmente attendibile analista Ming Chi Kuo il visore di Apple offrirà una potenza di calcolo paragonabile agli ultimi Mac Apple Silicon, grazie a due chip progettati da Apple, uno per gestire la grafica in alta risoluzione del visore, sembra fino a due schermi 8K, il secondo chip invece dedicato alla gestione dei numerosi sensori e videocamere integrate.

Per il suo primo visore la Mlela punta principalmente a funzionalità dedicate ai giochi, media e comunicazioni prevedendo fin da subito la creazione di un App Store dedicato.

A causa delle componenti ad altissime prestazioni e dei sensori impiegati si tratterà di un dispositivo professionale dal prezzo elevato, si parla di oltre 2.000 dollari.

il progetto del presunto visore AR/VR di Apple è iniziato nel 2015 ma è stato ripetutamente ostacolato da problemi gestionali, oltre che da vere e proprie sfide tecniche

Poche settimane addietro una indiscrezione ha riferito che un prototipo del visore sarebbe stato finalmente mostrato ai dirigenti più importanti, lasciando immaginare che il prodotto finale è in dirittura di arrivo.

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