L’Australia ha vietato i social media ai minori di 16 anni. Dal 10 dicembre gli account interessati dal ban sono stati rimossi da un elenco di piattaforme che comprende tutti i principali social, un provvedimento tra i più restrittivi al mondo su tale questione, esempio che a quanto pare ora vogliono seguire anche in Danimarca.
Lo riferisce Associated Press spiegando che lo Stato dell’UE vuole seguire l’esempio dello Stato dell’Oceania e “limitare fortemente” l’accesso ai social network da parte dei più giovani.
Lo scorso mese il governo danese ha annunciato l’esistenza di un accordo in parlamento fra parti della colazione al governo ed esponenti di due partiti di opposizione che prevede la messa al bando dei social media per chiunque abbia meno di 15 anni. Tale misura sarebbe il passo più radicale compiuto finora in questo senso da una nazione dell’Unione europea per limitare l’accesso ai social media ad adolescenti e bambini.
Il progetto di legge potrebbe essere varato entro metà del 2026. Secondo quanto riferito dai media locali, la misura proposta darebbe ai genitori il diritto di consentire ai figli l’accesso ai social media dai 13 anni in poi, ma i dettagli non sono stati ancora rivelati. La nuova app di “verifica digitale dell’età” annunciata lo scorso mese dal Ministro per gli Affari digitali, e che dovrebbe essere attiva dalla prossima primavera, costituirà probabilmente la “spina dorsale” del piano dei danesi. L’app permetterà di visualizzare un certificato attestante l’età, garantendo che gli utenti rispettino i limiti di età previsti per l’accesso ai social media.

Anche in Malesia e Norvegia
Associated Press riferisce che anche in Malesia si sta valutando di impedire l’accesso ai social media ai minori di 16 anni a cominciare dall’inizio del prossimo anno e anche in Norvegia si sta lavorando su misure per restringere l’accesso ai social media da parte di bambini e adolescenti. In Cina dal 2011 sono state adottate misure restrittive per i giochi online per i minori di 18 anni: è possibile giocare solo dalle 20:00 alle 21:00 da venerdì a domenica e non più di tre ore alla settimana.
Vari esperti interpellati dal comitato, sono concordi nell’affermare che piattaforme quali Facebook sono di dimensioni tali e particolarmente legate a problemi della sicurezza dei minori, da rendere fondamentali controlli maggiori, come quelli ai quali sono sottoposti gli operatori di internet e di telefonia.
Gli articoli sulle principali piattaforme social sono nella sezione dedicata di macitynet.
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