La Blender Foundation ha annunciato Blender 5, ultima versione del software libero e multipiattaforma di modellazione, rigging, animazione, montaggio video, composizione, rendering, creazione di effetti visivi e texturing di immagini 3D e 2D, oltre a offrire funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle e altre simulazioni non lineari.
Tra le novità di questa versione, il supporto alle pipeline ACES, un sistema di gestione colore gratuito, aperto e indipendente dai dispositivi, che mira a diventare lo standard del settore cinematografico per la gestione del colore.
Sono state integrate migliorie nella gestione del colore e nelle funzionalità HDR; è presente una nuova vista AgX HDR, un nuovo nodo Convert to Display, il supporto agli spazi cromatici Rec.2100-PQ e Rec.2100-HLG per il color grading nell’esportazione HDR, particolarmente utili con i flussi di lavoro del broadcast professionale. Sono presenti le nuove viste ACES 1.3 e 2.0, alternative ad AgX e Filmic.
La versione per macOS supporta solo i Mac con CPU Apple Silicon (M1, M2, M3, ecc.). Per i Mac con CPU intel è possibile usare la precedente versione 4.5 che offre aggiornamenti per altri due anni.
Come sempre Blender, qui l’elenco completo delle novità della versione 5.0, mette a disposizione strumenti per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e per la creazione di applicazioni/giochi 3D.
L’editor supporta oggetti multipli, animazioni non lineari e funzionalità per l’animazione di figure e creazione di espressioni. Riguardo agli effetti fisici sono simulabili anche fumo, nuvole, fuoco ed effetti particellari. Ricordiamo che l’applicazione deriva da un software sviluppato internamente dallo studio di animazione olandese NeoGeo.
L’autore principale, Ton Roosendaal, fondò la società Not a Number Technologies (NaN) nel 1998 per continuare a sviluppare e distribuire il programma, inizialmente distribuito come software proprietario a costo zero (freeware) fino alla bancarotta della società 2002. I creditori acconsentirono al rilascio del programma come software libero con licenza GNU General Public License, dietro il pagamento una-tantum di 100.000 euro.
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