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Non riconoscerai più i tuoi iPhone, Mac e iPad, ecco svelato Solarium

Una delle novità attese con maggior curiosità della WWDC 25 che sta per iniziare è la rivoluzione dei sistemi operativi. Se ne parla da mesi come di una vera e propria rivoluzione, ma nessuno sa ancora esattamente che aspetto avrà.

Un’interfaccia unica per cinque piattaforme (e CarPlay)

L’interesse è alto perché questa interfaccia, nome in codice Solarium (un riferimento alle trasparenze vitree che segneranno tutti i vari elementi, Spazio luminoso, trasparente, dominato dalla luce), caratterizzerà ogni singolo sistema operativo: iOS 26, iPadOS 26, macOS 26, tvOS 26, watchOS 26 e anche CarPlay. Il design, ispirato (ma non direttamente tratto) da visionOS, segnerà la più grande trasformazione visiva dai tempi di iOS 7.

Di Solarium parla in modo dettagliato Mark Gurman su Bloomberg, lo stesso giornalista che per primo ha riportato il nome Solarium, un termine che non sarà utilizzato pubblicamente, ma rimarrà confinato alla comunicazione interna di Apple.

Sarà un cambiamento profondo rispetto al passato e anche il primo tentativo coerente di unificare visivamente iOS, iPadOS e macOS, portando continuità tra smartphone, tablet, computer e visore Vision Pro. Una scelta strategica, evidenziata anche dall’allineamento dei nomi dei sistemi operativi alla numerazione dell’anno.

Il cambiamento non si limiterà all’estetica, ma coinvolgerà anche l’esperienza visuale.

Un’ispirazione che arriva da visionOS

Solarium prende ispirazione dal sistema operativo del Vision Pro. Ma, come precisato da Gurman, non si tratta di una replica del linguaggio visuale del visore: Apple non sta infatti trapiantando visionOS su iPhone o Mac, ma adotta alcuni principi per rendere l’interazione più moderna e coerente tra dispositivi.

Non ci sarà quindi una rivoluzione radicale nello stile delle icone, come ipotizzato inizialmente: niente forme rotonde o smussate, come su visionOS. La coerenza verrà raggiunta attraverso effetti visivi e strutture più uniformi.

L’obiettivo è che un utente che passa da iPhone a iPad o da Mac a Vision Pro si senta sempre “a casa”, grazie a un linguaggio grafico comune.

I tratti di Solarium

L’effetto, come spiegato più volte, sarà quello di un “vetro digitale”, per riprendere le parole usate internamente da Apple.

Dare una definizione precisa di cosa significhi non è facile (anche se qualcuno ci ha provato), ma Apple ha lasciato intendere qualcosa nel logo adottato per la WWDC 25, dal quale si può intuire cosa aspettarsi.

Vetro vivo, come sarà la nuova interfaccia Apple secondo un ex designer di Cupertino - macitynet.it

In linea generale possiamo pensare che il sistema operativo nella sua interfaccia si ispiri al vetro zigrinato ed opaco, permeabile alla luce e ai colori e capace di reagire ai riflessi ma senza essere perfettamente trasparente.

Questo concetto si integrerà con un nuovo design dei contorni e dei volumi dei menù e delle finestre di dialogo e nuove animazioni ispirate alle transizioni di Dynamic Island

In sintesi

  • Trasparenze e livelli sovrapposti, in stile visionOS
  • Colori meno saturi, con sfumature e gradienti più delicati
  • Menu pop-up che si aprono con effetti di profondità
  • Barre degli strumenti e delle schede ridisegnate
  • Pulsanti con nuova estetica
  • Icone sostanzialmente invariate, almeno su iOS e iPadOS

Anche i widget per iPhone, iPad e Mac saranno aggiornati per aderire al nuovo stile grafico, ma continueranno a funzionare come prima e non avranno un ruolo più centrale nell’esperienza utente.

Vetro vivo, come sarà la nuova interfaccia Apple secondo un ex designer di Cupertino - macitynet.it
Living Glass – Sebastiaan de With

Disponibilità e tempistiche

Solarium sarà presentato ufficialmente alla WWDC 2025 il 9 giugno, come parte integrante degli aggiornamenti a iOS 26, iPadOS 26, macOS 26 e gli altri sistemi. Le prime beta arriveranno subito dopo per gli sviluppatori, mentre la versione definitiva è attesa per l’autunno.

Non è chiaro se tutte le novità grafiche saranno disponibili su tutti i modelli supportati. Alcune animazioni più complesse potrebbero essere riservate ai dispositivi più recenti o dotati di chip della serie A15/M1 o successivi.

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