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L’iPhone pieghevole farà la differenza, con l’aiuto di Samsung

Pecunia non olet si sarebbe detto un tempo. Che i soldi non puzzino lo potrebbe dimostrare la mossa con cui Samsung, il peggior nemico di Apple nel campo degli smartphone, mira a diventare il suo miglior amico, aiutando Cupertino a lanciare il famigerato iPhone pieghevole, portando a casa così una montagna di soldi.

L’improbabile duo si formerebbe, dice Ming-Chi Kuo sul fronte del desiderio di Apple di superare un limite che l’ha sempre frenata nel rilascio del telefono “a due ante”: la linea di piega visibile del display.

Eliminarla è il traguardo di sempre tanto che Cupertino ha investito direttamente in brevetti e ricerche e provato anche a coinvolgere proprio Samsung, senza un risultato apprezzabile, risultato che invece arriverebbe, ma guarda un po’, da un’innovazione tutta di Samsung e che i coreani sarebbero disposti (ovviamente con debito ritorno economico) a condividere con la rivale di sempre.

Una lastra di metallo per piegare senza lasciare segni

Il cuore di una tecnologia che eliminerebbe la piega, dando vita ad uno schermo “crease-free” è un componente poco visibile ma fondamentale: la piastra metallica interna, cioè una struttura che agisce come cerniera e allo stesso tempo come rinforzo per il display. È proprio questa lastra a fare la differenza nella lotta contro la formazione delle pieghe, distribuendo lo stress meccanico in modo controllato e impedendo che il materiale del display superi il proprio limite elastico.

Apple, notoriamente esigente sui requisiti estetici e funzionali, avrebbe trovato nella proposta di SDC – che integra perfettamente la piastra metallica con il design del pannello – la soluzione ideale. E la realizzazione di questo componente chiave sarà affidata a Fine M-Tec, un fornitore che lavora già da tempo con Samsung e che ora si prepara a fare il salto di qualità.

Per soddisfare i requisiti di Apple – particolarmente severi in termini di assenza di pieghe – Fine M-Tec introdurrà il laser drilling, una tecnica di microforatura laser che consente di guidare meglio la distribuzione dello stress sul pannello proprio da Samsung Display e rafforzarne la resistenza meccanica. Si tratta di un salto tecnologico che non solo giustifica un prezzo più alto, ma che innalza anche le barriere d’ingresso per eventuali concorrenti, consolidando ulteriormente la posizione di Fine M-Tec come partner di riferimento.

La qualità dello schermo senza piega di iPhone “fold” è stata al centro di voci insistenti. Ne ha parlato anche Mark Gurman di Bloomberg: Apple adotterà anche una cerniera di qualità superiore rispetto a quelle viste su altri dispositivi, proprio per ottenere una piega quasi invisibile quando il pannello è aperto.

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Perché Samsung non usa la sua stessa tecnologia?

Un interrogativo legittimo emerge guardando al presente: se la soluzione “crease-free” è davvero così efficace, perché Samsung non la utilizza già nei suoi pieghevoli? I Galaxy Z Fold continuano a mostrare una piega centrale, seppur attenuata, mentre la versione destinata ad Apple promette un risultato ancora più raffinato.

Questo potrebbe indicare che Samsung Display sta sviluppando una soluzione su misura per Apple, più avanzata e costosa, che richiede modifiche non ancora implementate perché impossibili nei prodotti della casa madre.

Altra ragione potrebbero essere i costi. Il prezzo per unità dovrebbe aggirarsi tra i 30 e i 35 dollari, una cifra superiore rispetto ai circa 20 dollari richiesti per le piastre basate incisione chimica o fisica, il cosiddetto etching.

Com’è fatto il pieghevole Apple e quanto costerà

Se sul fronte tecnologico Apple si affida a Samsung per risolvere la questione della piega sul display, sul piano del design e delle caratteristiche il dispositivo racconta molto della strategia di Cupertino: entrare nei pieghevoli non per seguire, ma per dettare la rotta.

Secondo le ultime indiscrezioni, l’iPhone pieghevole avrà un display interno da circa 7,8 pollici in formato 4:3, simile a quello di un iPad mini, e uno schermo esterno da 5,5 pollici per l’uso da chiuso. Sarà realizzato con una scocca in titanio e una cerniera in metallo liquido, puntando a ridurre peso e ingombro senza sacrificare la robustezza.

Lo spessore dovrebbe essere di 4,5 mm da aperto e tra 9 e 9,5 mm da chiuso: leggermente superiore al Galaxy Z Fold 7 (4,2 mm aperto, 8,9 mm chiuso), ma comunque molto vicino. A differenza dei modelli attuali, Apple potrebbe scegliere Touch ID integrato nel tasto di accensione invece di Face ID, sia per contenere gli ingombri del modulo TrueDepth, sia per garantire affidabilità in un form factor nuovo. Il sistema operativo potrebbe essere una variante di iOS ottimizzata, o una derivazione diretta di iPadOS.

Apple ha capito come rendere invisibile la piega nel futuro iPhone pieghevole - macitynet.it
La “famigerata piega”. Qui un esempio con un Galaxy ZFold 2 di Samsung. Foto di TechieTech Tech Unsplash

La combinazione tra materiali pregiati, display custom e soluzioni tecniche raffinate ha un prezzo. Secondo stime attendibili, il dispositivo potrebbe superare i 2.200 dollari, arrivando in Europa vicino alla soglia dei 3.000 euro. Una cifra che lo colloca ben oltre i pieghevoli Samsung e persino oltre un MacBook Pro di fascia media, sottolineando l’intento di Apple di posizionare il prodotto come simbolo di innovazione e status, non come semplice alternativa al modello classico.

Data di lancio dell’iPhone pighevole

Secondo l’ultima indagine industriale, Fine M-Tec inizierà le spedizioni delle piastre metalliche per l’iPhone pieghevole nel primo trimestre del 2026. I volumi attesi sono ambiziosi: tra 13 e 15 milioni di unità solo nel primo anno, una cifra che supera di gran lunga le previsioni di vendita del dispositivo finito, a causa delle scorte necessarie per coprire gli scarti e le riparazioni.

Se il ritmo produttivo sarà rispettato, il debutto del pieghevole Apple potrebbe avvenire tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Cupertino avrebbe così tutto il tempo per validare i componenti, testare la resistenza delle nuove cerniere e ottimizzare il software prima del lancio ufficiale. Il 2027 rischia dunque di diventare l’anno zero del pieghevole targato Apple.

Per affrontare questa sfida, Fine M-Tec sta espandendo la sua capacità produttiva in Vietnam, puntando a una quota di mercato dell’80% o più per questo componente. Non è solo questione di volumi:

 

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