Nel giorno in cui, ironia della sorte, Microsoft ha avviato il roll-out della nuova versione del browser Edge su base Chromium, Mozilla licenzia decine di dipendenti. In una nota inviata a TechCrunch, Mitchell Baker, CEO a interim di Mozilla, ha parlato del licenziamento di 70 persone, all’interno di una struttura che impiega circa 1.100 dipendenti. Altri posti potrebbero essere tagliati anche nel Regno Unito e in Francia.
La CEO di Mozilla giustifica quanto accaduto parlando della necessità di diversificare le entrate che, a quanto pare, faticano ad arrivare. Mozilla si aspettava entrate aggiuntive dagli abbonamenti a nuovi prodotti e da nuove partnership dei motori di ricerca, ma le cose non sono andate come previsto. «Forse ricorderete che ci aspettavamo di ottenere ricavi nel 2019 e 2020 da nuovi prodotti in abbonamento, così come entrate maggiori da fonti diverse dalle ricerche, ma questo non è avvenuto» spiega Baker.

Mozilla ha lanciato lo scorso anno il generatore di password Lockwise ma per ora continua a rimanere un servizio gratuito. Per quanto riguarda la VPN integrata Firefox Private Network, la versione completa è offerta a 4,99 dollari negli USA ma è ancora in fase di beta testing.
È stato effettuato un esperimento mostrando ad alcuni utenti statunitensi un banner pubblicitario nella parte inferiore della versione desktop di Firefox ma questa scelta è stata accolta in maniera negativa, soprattutto perché non preannunciata.
Nel 2018 le entrate di Mozilla derivanti dalle partnership con i motori di ricerca, che rappresentavano il 95% delle sue entrate, sono diminuite di 100 milioni di dollari, anche per via del termine degli accordi con Yahoo. Mozilla è intanto alla ricerca di un CEO definitivo in grado di traghettare l’azienda verso nuovi lidi. A giugno dello scorso anno erano circoate voci di una versione di Firefox a pagamento.
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