Paura da social o un processo di ottimizzazione come accade sempre durante una beta? La domanda di fronte alla scelta di Apple che nella beta 3 delle nuove versioni dei suoi sistemi operativi è passata dal vetro liquido al vetro smerigliato, attenuando notevolmente quella che era la principale novità grafica e non di iOS 26, iPadOs 26 e macOS 26.
Se ne sono accorti subito i tanti che amano sperimentare il sistema operativo in fase di sviluppo. Quando hanno scaricato ieri sera la nuova versione, in molte parti del sistema operativo le trasparenze, nota distintiva di Liquid Glass, erano quasi totalmente sparite, come molto evidente in Notifiche e alcune app di sistema come Apple Music.
In particolare, le notifiche ora mostrano uno sfondo più scuro dietro al testo, aumentando il contrasto e evidenziando i testi anche con sfondi complessi. In Apple Music, la barra inferiore di navigazione perde la trasparenza e diventa completamente bianca, molto più solida visivamente.
In generale, molte schermate abbandonano l’effetto “vetro liquido” in favore di un approccio più simile al vetro satinato o forse smerigliato.
Quando Apple ha mostrato per la prima volta Liquid Glass alla WWDC 2025, in diversi hanno applaudito al nuovo design ispirato alle qualità ottiche del vetro reale, con riflessi, trasparenze, rifrazioni. Un look scenografico, pensato per dare nuova vita all’interfaccia.
Un numero però non inferiore ha iniziato a segnalare problemi. Il Centro di Controllo, ad esempio, veniva giudicato così trasparente da confondere icone e widget della Home, con i controlli stessi. Lo stesso valeva per alcune barre di navigazione, troppo leggere per garantire un contrasto efficace. In generale, l’effetto vetro liquido finiva per sacrificare la leggibilità sull’altare dello stile.
Sono così partite campagne denigratorie anche molto accese nei confronti di Liquid Glass, che soprattutto sui social — in particolare su X — hanno generato thread lunghissimi e spesso per nulla accondiscendenti rispetto al fatto che si sta comunque parlando di un sistema operativo che non è neppure giunto alla prima beta pubblica.
Secondo alcuni osservatori sarebbero state proprio queste feroci critiche a far fare un passo indietro ad Apple, con il risultato che ora le critiche arrivano dall’altra parte della barricata. Chi apprezzava Liquid Glass accusa Apple di essere tornata troppo indietro, di aver snaturato la spinta innovativa mostrata a giugno per mancanza di coraggio e di capacità di tenere il punto.
Tra i più critici c’è il giornalista americano di Bloomberg Mark Gurman che aveva fatto cenno esplicitamente ieri proprio alle critiche social come ragione del cambiamento di rotta di un pilastro di iOS 26, accusando di fatto Apple di seguire il vento invece che le proprie convinzioni e lo studio di anni. Poi il Tweet è stato cancellato e sostituito da uno più costruttivo ma altrettanto critico
Announce a huge redesign just to throw much of it away. Apple should be allowing users to choose how much glass they want instead of just reversing by 75%. At least rename it now to Frosted Glass. Lol. https://t.co/obp9rWe5Ji
— Mark Gurman (@markgurman) July 7, 2025
A completamento del discorso va ricordato che siamo ancora nel pieno del ciclo di test: si tratta pur sempre di beta per sviluppatori, rilasciate proprio per raccogliere feedback e mettere a punto ogni dettaglio prima del debutto ufficiale in autunno. È probabile che Apple continui a fare aggiustamenti, limando qua e là per trovare il punto di equilibrio giusto tra estetica e chiarezza visiva.













