Per usare ChatGPT o uno degli altri chatbot di intelligenza artificiale attualmente in circolazione potete accedere alla relativa piattaforma web tramite il browser, oppure potete installare AppleAI, una piccola applicazione fatta apposta per Mac che vi permette di interagire con tutte le principali piattaforme AI del momento da un’unica postazione.
Non fatevi però ingannare dal nome o dall’icona, che richiama in tutto e per tutto quella usata da Apple per la sua Apple Intelligence, perché non solo non offre l’accesso a quest’ultima (che per altro in Italia gira solo su macOS Sequoia 15.4 e successivi), ma non è un’app ufficiale.
Dove scaricare AppleAI
L’ha creata invece lo sviluppatore che si fa chiamare bunnysayzz e la distribuisce tramite GitHub. Cliccando qui potete accedere alla pagina di presentazione dell’app e, cliccando sul pannello Releases, potete scaricare l’ultima versione o quella compatibile col vostro sistema.
Datosi che l’app è uscita soltanto pochi giorni fa, nel momento in cui scriviamo trovate soltanto la prima versione, la numero 1.0.0, rilasciata a Marzo 2025 e dal peso di soli 4 MB.
Come funziona AppleAI
Dopo averla installata ve la ritrovate nella barra dei menu in alto a destra. L’icona come detto è una imitazione del logo di Apple Intelligence ma cliccandoci sopra si apre la finestra principale da cui poter appunto interagire coi chatbot.
In questa versione, cliccando sulle apposite icone, è possibile accedere alle piattaforme di:
- ChatGPT
- Claude
- GitHub Copilot
- Perplexity
- DeepSeek
- Grok
Una volta scelto il servizio, sarà possibile interloquire con il chatbot come siete abituati a fare tramite la relativa piattaforma web accessibile dal browser.
Perché usare AppleAI
Se utilizzate queste tecnologie sporadicamente, probabilmente allora l’app non vi serve. Ma se invece siete sviluppatori che usano quotidianamente GitHub Copilot o avete un’attività che beneficia dell’impiego costante di questi modelli LLM, allora AppleAI vi semplificherà non molto il vostro lavoro.
Questo perché l’app vi permette di sovrapporre la finestra di chat con qualsiasi altro software in maniera molto semplice. Come dicevamo, cliccando nell’icona sulla barra dei menu o pigiando direttamente la scorciatoia ⌘E. In questo modo potete inoltrare al volo una richiesta a uno o più chatbot contemporaneamente e nel frattempo continuare a lavorare sul resto.
Già in questa prima versione l’app è altamente personalizzabile sotto vari aspetti. Ad esempio è possibile impostare la modalità chiara o scura in modo da allinearla all’interfaccia del resto del Mac, e se lo si preferisce si può anche mantenere bloccata in primo piano in modo da non nascondere la finestra di chat qualora si dovesse cliccare al di fuori di essa.
Essendo scritta in Swift l’app inoltre risulta fluida e reattiva, e secondo quanto dichiara lo sviluppatore è anche più leggera in termini di risorse rispetto al tenere aperte le schede dei vari chatbot sul browser.
Per finire, l’app è in grado di mantenere la sessione corrente anche qualora si dovesse riavviare, e per spulciare le ricerche precedenti c’è la cronologia. Il tutto in un’interfaccia pulita in stile Apple e senza inviare i dati su altri server all’infuori di quelli usati dai chatbot (e le preferenze sono salvate in locale sul Mac).
Altre app
Se siete a caccia di altre applicazioni allora sappiate che qui su Macitynet avete l’imbarazzo della scelta: periodicamente pubblichiamo infatti nuovi articoli separando attraverso apposite sezioni quelle dedicate ad iPad, iPhone, Mac, Android e Windows.













