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Apple volerà bassissimo sull’AI alla WWDC 2025

Nessuno certamente guarda alla WWDC 25 che inizia lunedì come ad un evento clamoroso per quanto riguarda l’Ai da Apple. Ma anche le attese più modeste corrono il rischio di essere sopra tono, se Mark Gurman avesse ragione.

Nell’ultimo articolo andato on line oggi su Bloomberg quello che viene unanimemente riconosciuto come il giornalista più informato sulle novità in arrivo e non annunciate da Apple ci lascia immaginare un orizzonte estremamente conservativo: pochissime novità di sostanza e alcune di quelle di maggior interesse di cui si è parlato ultimamente rinviate qualcuna all’inverno altre alla primavera altre ancora addirittura  ad iOS 27 e macOS 27.

Quel che vedremo in fatto di Ai

Partiamo da quel poco che, sempre secondo Gurman, vedremo

Traduzioni live e Genmoji combinati

La funzione visibile più importante e probabilmente anche utile sarà l’estensione della traduzione automatica in tempo reale. Introdotta inizialmente con l’app Traduci, questa tecnologia sarà ora integrata in tutto il sistema operativo.

Confermato che sarà possibile tradurre telefonate, messaggi di testo e conversazioni ascoltate tramite AirPods.

Forse qualcuno troverà utile anche a un piccolo aggiornamento per le Genmoji, le emoji personalizzabili generate tramite AI: gli utenti potranno ora crearne di nuove combinando due emoji standard (ad esempio una palla da basket e un cestino, per ottenere una schiacciata virtuale).

Con iOS 19 e Airpods un interprete sempre all'orec - macitynet.it

Comandi Rapidi e AI in tutto il sistema

Un po’ più interessante di una palla da basket che finisce nel canestro o un pollice che finisce nell’occhio della nonna, saranno i Comandi Rapidi (Shortcuts) potenziati sfruttando i modelli Apple Intelligence. Gli utenti potranno generare automatismi più complessi con meno passaggi, affidandosi alla comprensione contestuale dell’intelligenza artificiale.

Intelligenza per risparmiare batteria

Una delle funzioni AI destinate a rimanere inizialmente dietro le quinte di cui dicevamo sopra potrebbe essere la modalità di risparmio energetico intelligente. Apple ha sviluppato un sistema basato sull’analisi predittiva dei comportamenti d’uso per ottimizzare i consumi.

La tecnologia è pensata in particolare per iPhone 17 Air, che causa spessore avrà una batteria meno capace di quella del predecessore. Visto che parliamo di un telefono che non esiste, è difficile che Apple possa parlarne all’evento.

Apertura agli sviluppatori

La vera svolta riguarda l’apertura del backend: per la prima volta Apple consentirà agli sviluppatori di accedere ai propri foundation models, ovvero i grandi modelli linguistici su cui si basano le funzioni AI di sistema. Questo permetterà alle app di terze parti di offrire scrittura assistita, sintesi di contenuti, generazione personalizzata di emoji e altre funzioni finora riservate solo alle app Apple.

Oltre a questo, Apple presenterà una nuova generazione di modelli utilizzabili sia in locale che via cloud. Gli sviluppatori avranno accesso alla versione on-device, in linea con l’attenzione alla privacy da sempre enfatizzata dall’azienda.

L’attenzione si sposterà quindi su Xcode, che riceverà un aggiornamento importante: il completamento automatico del codice con Apple Intelligence, annunciato un anno fa ma mai rilasciato, verrà finalmente rilanciato con supporto a modelli esterni, come Claude di Anthropic, utilizzati anche localmente.

Nessun aggiornamento Siri ma Xcode diventa intelligente

Contrariamente a quanto molti si aspettavano, Siri non verrà aggiornato durante la WWDC. Il grande rilancio dell’assistente vocale, noto internamente come “LLM Siri”, è ancora lontano almeno un anno. I ritardi sono confermati anche dalla recente riorganizzazione interna: i team Siri e robotica sono stati separati dalla guida di John Giannandrea, segno delle difficoltà nel coordinamento dell’AI in Apple.

L’attenzione si sposterà quindi su Xcode, che riceverà un aggiornamento importante: il completamento automatico del codice con Apple Intelligence, annunciato un anno fa ma mai rilasciato, verrà finalmente rilanciato con supporto a modelli esterni, come Claude di Anthropic, utilizzati anche localmente.

Quello che ritarda

C’è poi un lunga serie di funzioni che sono in ritardo se non in fortissimo ritardo.

Tim Cook ha riferito di progressi nelle funzionalità AI di Siri in arrivo - macitynet.it

Nessun aggiornamento Siri

Tra le assenze più pesanti della WWDC 2025 ci sarà proprio Siri. Nonostante sia al centro della visione futura di Apple nel campo dell’intelligenza artificiale, l’assistente vocale non riceverà alcun aggiornamento significativo durante l’evento. Il rinnovo profondo di Siri è ancora lontano e, secondo Gurman, non arriverà prima di uno o due anni.

Apple sta lavorando a una versione completamente nuova, internamente chiamata LLM Siri, che sarà in grado di attingere ai dati personali dell’utente e al contenuto presente sul dispositivo, per fornire risposte contestuali e controlli avanzati. L’obiettivo è rendere l’assistente capace di gestire con precisione le applicazioni e le loro funzioni interne, andando oltre i comandi vocali generici per arrivare a una vera interazione semantica.

Ma nonostante l’importanza strategica di questo progetto, Apple ha scelto di non mostrarne alcuna versione preliminare alla WWDC. I tempi non sono ancora maturi, e le difficoltà tecniche – unite alla recente ristrutturazione del team AI – hanno spinto l’azienda a rimandare ancora. Per ora, l’intelligenza artificiale in casa Apple continuerà a muoversi dietro le quinte, mentre Siri resterà sostanzialmente identico a quello attuale.

Gemini resta dietro le quinte

Apple sta lavorando a integrazioni opzionali con chatbot di terze parti, tra cui ChatGPT (già in test con Siri e Writing Tools) e Gemini di Google, ma non ci sarà nessun annuncio ufficiale alla WWDC.

L’azienda attende l’esito dell’indagine antitrust del Dipartimento di Giustizia USA sul contratto di ricerca tra Apple e Google prima di muoversi in modo più visibile.

Apple vuole dare a Siri l'Ai di Google - macitynet.it

Il nuovo Calendario non sarà della partita

Apple sta lavorando da tempo a una versione completamente ridisegnata dell’app Calendario, pensata per funzionare in modo più intelligente, integrato e moderno su tutte le piattaforme. Il rilascio era previsto per quest’anno, ma secondo Gurman il progetto è stato rimandato e verrà introdotto solo con il prossimo ciclo di sistemi operativi.

Il nuovo software dovrebbe debuttare su iOS 27 e macOS 27, due aggiornamenti già in fase di sviluppo e noti internamente come Buttercup e Honeycrisp. Nonostante le aspettative iniziali, alla WWDC 2025 non ci sarà nessuna anteprima e nessuna nuova funzione concreta per l’app Calendario attuale.

Salute e il progetto Mulberry slittano al 2026

Anche l’app Salute è al centro di una riprogettazione profonda, questa volta legata all’intelligenza artificiale. Apple sta sviluppando un sistema di assistenza sanitaria virtuale basato su AI, nome in codice Mulberry, che dovrebbe trasformare l’app in un punto di riferimento per l’interazione con dati clinici, consulti automatici e gestione personalizzata della salute.

Ma come per Siri e Calendario, anche questo progetto ha subito dei rallentamenti. Gurman conferma che né l’app Salute rivisitata né il servizio Mulberry saranno presenti alla WWDC, e che il lancio in scala completa è previsto non prima della fine del 2026, come parte dell’ecosistema Buttercup. Per quest’anno, ci si dovrà accontentare di piccoli miglioramenti incrementali all’app esistente, senza novità strutturali.

Apple resta prudente sull’AI

Insomma, è evidente che parliamo di cambiamenti modesti e poco adatti a impressionare osservatori e clienti. Probabilmente Apple non vuole correre rischi dopo le figuracce accumulate durante gli ultimi mesi ma il risultato sarà di apparire ferma mentre la concorrenza corre.

Google ha appena annunciato modelli ancora più potenti, nuove funzionalità AI integrate nella Ricerca, servizi in abbonamento e persino la possibilità di generare video realistici da semplici prompt.

Per non parlare di quel che sta facendo Jony Ive, l’ex chief designer Apple, si è alleato con Sam Altman di OpenAI per lavorare a un nuovo dispositivo AI, mentre Samsung prepara un’alleanza strategica con Perplexity, startup emergente specializzata in ricerca basata su AI.

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