L’iPhone 18 potrebbe essere più rivoluzionario del previsto se una voce diffusa dal solitamente affidabile The Information trovasse riscontro: la versione del prossimo anno dello smartphone Apple potrebbe avere una piena connessione satellitare per dati Internet.
Dalla sicurezza alla navigazione completa via satellite
Si parla non delle connessioni satellitari che, a partire dagli iPhone 14, permettono il servizio di sicurezza SOS emergenze via satellite quando ci si trova al di fuori della copertura cellulare e Wi-Fi, ma della piena fruibilità della rete dati.
Quindi non solo per mandare messaggi ai servizi di emergenza, richiedere assistenza stradale, inviare messaggi alle persone che vogliamo e condividere la nostra posizione quando non abbiamo connessione alla rete e siamo senza copertura cellulare e Wi-Fi, ma per navigare liberamente sul web o utilizzare app che richiedono traffico dati.
La novità riguarderebbe gli iPhone 18, dispositivi che, secondo voci da prendere con le molle, potrebbero arrivare con tempistiche diverse da quelle abituali di Cupertino: non a settembre/ottobre 2026 ma nella primavera del 2027, insieme all’iPhone 18e.
Gli iPhone 18 Pro e Pro Max dovrebbero arrivare nell’ambito del consueto aggiornamento autunnale, forse insieme all’iPhone pieghevole, anche questo previsto con connettività satellitare completa.
Globalstar, SpaceX e la corsa al cielo
Apple attualmente sfrutta connettività via satellite fornita da Globalstar, azienda sulla quale ha investito 2 miliardi di dollari negli ultimi tre anni, elemento che ha reso Apple il cliente più importante dell’azienda satellitare.
Oggi il 5G satellitare diretto su smartphone è ancora in una fase sperimentale: nessun produttore, nemmeno Samsung o Huawei, offre ancora una connessione dati completa con rete orbitale.
Alcuni progetti come Starlink Direct to Cell o AST SpaceMobile stanno testando la possibilità di far comunicare direttamente i telefoni con satelliti in orbita bassa, ma la tecnologia richiede ancora antenne dedicate e satelliti di nuova generazione. Se Apple riuscisse a introdurla per prima, anticiperebbe di uno o due anni l’intero mercato mobile.
Si vocifera ad ogni modo della possibile vendita di Globalstar per oltre 10 miliardi di dollari; se questo dovesse accadere, Apple potrebbe siglare accordi con SpaceX (l’azienda del progetto Starlink, per l’accesso a Internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza). L’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk ha recentemente implementato il supporto allo spettro radio via satellite utilizzabile da iPhone.
Strategia Apple e nuovi scenari economici
Dietro queste manovre ci sarebbe una strategia più ampia: Apple punta a rendere l’iPhone un dispositivo sempre connesso, anche fuori dalla rete terrestre, rafforzando la sua autonomia e il suo ruolo centrale nell’ecosistema dei servizi. Non è escluso che, in futuro, la piena connessione satellitare possa diventare parte di un abbonamento dedicato o di un livello superiore di Apple One, creando una nuova fonte di ricavi per l’azienda.
Per gli utenti, una simile evoluzione significherebbe poter contare su una connessione attiva in qualunque luogo del pianeta, utile per chi viaggia, lavora in aree remote o pratica attività outdoor. Resterebbero tuttavia limiti tecnici come la necessità di un cielo sgombro da ostacoli e una latenza più elevata rispetto alle reti terrestri, almeno nella fase iniziale.
Nel complesso, l’iniziativa si inserisce nella visione di Tim Cook di espandere le capacità dell’iPhone oltre i confini tradizionali del mobile, in un mercato ormai saturo. La piena connettività satellitare rappresenterebbe un passo coerente con la filosofia di Apple di unire sicurezza, indipendenza e innovazione in un unico dispositivo. E, se le voci dovessero trovare conferma, il 2026 potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nella storia della connettività mobile.

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