L’evento Apple del 9 settembre 2025 e tutti gli occhi sono puntati su iPhone. Ma l’evento introdurrà anche la nuova offerta di Apple Watch, come dice la logica, raccontano le indiscrezioni ma si legge anche dagli indizi nele beta di iOS 26 e watchOS 26.
Come in passato la parte del leone dal punto di vista dei numeri e della diffusione, in un contesto che racconta di qualche difficoltà di mercato, la farà il nuovo Apple Watch Series 11, che non dovrebbe cambiare poi tanto dopo il significativo rinnovo dell’anno passato.
Dal punto di vista del trend e dell’immagine il traino sarà invece affidato ad Apple Watch Ultra 3 che rappresenterà il primo vero upgrade rispetto al modello introdotto tre anni fa. Ma avremo anche, finalmente, un nuovo Apple Watch SE. Non sarà innovativo (niente plastica) come si immaginava ma avrà il ruolo di porta di accesso popolare ad un sistema che si integra con tutto quel che Apple propone in fatto di ecosistema.
Vediamo qui di seguito quali saranno le principali novità da tenere ‘occhio nell’offerta degli smartwatch della Mela
Design e materiali
Il Series 11 manterrebbe il profilo piatto e sottile introdotto con Series 10, con una novità interessante: il vetro del display prodotto negli USA grazie alla partnership con Corning, scelta che può tradursi in maggiore resistenza e riparazioni più rapide.
L’Ultra 3 secondo le voci conserverebbe la cassa attuale, ma con cornici più sottili per ospitare un pannello leggermente più ampio e risoluto (indizi su 422×514 pixel rispetto ai 410×502 attuali).
Per l’SE (che potrebbe cambiare nome ed adottare per uniformità con il mondo iPhone, la denominazione di Apple Watch 11e) si parla di un restyling, ma le novità sarebbero sostanzialmente affidate all’adozione dello chassis e dello schermo che ha debuttato con Apple Watch 7. Quindi da 40 a 41mm e da 44 a 45 mm.
In questo contesto è quasi certo che possa arrivare anche lo schermo always-on che era rimasto esclusiva dei modelli di fascia intermedia e superiore.
Chip e connettività
Sul fronte prestazioni, l’arrivo dei nuovi (S11 certamente su Series 11 e Ultra 3 mentre su Apple Watch 11e potrebbe fermarsi ad S9 o S10) promettono efficienza e reattività migliori, aprendo la strada a funzioni avanzate di salute e fitness.
L’Ultra 3 potrebbe essere il modello più innovativo perchè potrebbe ottenere connettività satellitare e 5G RedCap, utile a restare collegati anche lontano dall’iPhone.
Batteria e ricarica
Il salto con ricarica rapida (0→80% in circa 30 minuti) c’è già stato con Series 10, ma l’aspettativa resta su più autonomia giornaliera.
Non ci sono segnali certi di aumento netto della capacità sul Series 11, mentre l’Ultra 3 potrebbe spingersi oltre le 72 ore in scenari d’uso moderati, mantenendo tempi di ricarica contenuti.
A questo dovrebbe contribuire una revisione dei materiali oltre che il rinnovo dei processori.
Sensori e ricerca sulla salute
Per quanto riguarda la salute e il monitoraggio svolto con Apple Watch, al momento possiamo immagine che grazie ad hardware aggiornato e AI dovrebbero migliorare trend, alert e contestualizzazione dei dati. Non dovrebbero esserci invece nuovi sensori.
Tra i rumor più insistenti rest quello sul monitoraggio della pressione sanguigna, già in test interni e sogno da anni, ma con sfide di accuratezza e possibili compromessi di design.
Alcune aziende specializzate come Omron e altre che stanno nella stessa categoria di Apple, hanno già rilasciato disposivivi per la misurazione della pressione al polso con risultati non sempre perfetti. Attualmente questa tecnologia viene ritenuta non precisa oltre che problematica dal punto di vista dei circuiti.
Apple non può accettare di avere critiche sotto il profilo del funzionamento nè compromessis stilistici. Per questo una delle soluzioni che potrebbero essere proposte sono la segnalazione di anomalie nel rilevamento della prossione con invito a verificarle la propria condizione di salute.
Il monitoraggio del glucosio altro “sacro Graal” inseguito da Apple da anni , resta molto lontano dal rilascio.
Health e fitness coaching con AI
Interessanti l’arrivo, con iOS 26, di Workout Buddy, un coach basato su intelligenza artificiale che fornisce incoraggiamento e feedback in tempo reale durante gli allenamenti.
La maggior parte dell’elaborazione avviene su un iPhone compatibile con Apple Intelligence, motivo per cui l’accoppiata con Series 11 e Ultra 3 (più potenti) può estendere funzioni e scenari d’uso.
In parallelo Apple lavora al rinnovamento della sua piattaforma salute. Si tratta di Project Mulberry dovrebbe evolvere in un’app Health Plus capace di offrire raccomandazioni personalizzate e insight azionabili su salute e fitness, integrata tra iOS 26 e watchOS 26.
Resta da capire se il coaching avanzato sarà incluso oppure proposto via abbonamento, come avviene già nell’ecosistema di Garmin e Fitbit. Non sembra però che Project Mulberry possa contretizzarsi già in questa fase.
Trattandosi di una funzione software e di un servizio cloud potrebbe anche essere rilasciato più tardi nel corso della prossima primavera, magari durante un evento incentrato essenzialmente sull’intelligenza artificiale.
Idee in lavorazione
Guardando oltre, Apple ha esplorato un Apple Watch con fotocamera per riconoscimento visivo e scenari di AI, ipotesi che circola con orizzonte post-2026/2027.
Nei brevetti più recenti compaiono anche varianti pieghevoli o dual-screen: concept affascinanti, ma ancora ben lontani da un rilascio commerciale.
Prezzi e disponibilità
Seguendo lo schema classico, l’annuncio dovrebbe arrivare martedì prossimo durante l’evento Awe Dropping, preordini dovrebbero aprire venerdì 12 settembre con le prime consegne da venerdì 19 settembre. I listini dovrebbero allinearsi alle generazioni correnti: Series 11 da 459 € (base) e Ultra 3 da 909€, mentre il nuovo SE rimarrebbe l’opzione più accessibile (259€). Restano possibili aggiustamenti di prezzo causa dazi.















